Il boom dei positivi è esponenziale. I più colpiti sono i non vaccinati

In Toscana ieri 505 nuovi casi. Il 70% non ha ricevuto la prima dose

La crescita dei casi positivi in Toscana

La crescita dei casi positivi in Toscana

Firenze, 23 luglio 2021 - I posti occupati in ospedali e terapie non aumentano, ma è boom di positivi. E il confronto con i dati dello scorso anno non è rassicurante. Il 22 luglio 2020 in Toscana si registravano 6 persone in più positive al Covid rispetto al giorno precedente; i ricoverati erano 13, di cui 1 in terapia intensiva. Un anno dopo, ieri, nella Regione ci sono stati 505 positivi in più rispetto al giorno precedente, con 90 persone ricoverate per Covid (una in meno rispetto a mercoledì), di cui 13 in terapia intensiva (stabili rispetto a mercoledì).

Nel 70% dei casi a infettarsi sono oggi persone non vaccinate, nel 20% soggetti che hanno fatto solo la prima dose e solo nel 10% dei casi cittadini che le hanno ricevute entrambe e che di solito manifestano sintomi lievi. "Dal punto di vista dei contagi registrati in Toscana sono preoccupato – ha detto il governatore Giani – perché l’aumento di oltre 500 casi mi porta a uno stato di allerta. Ma la tabella delle terapie intensive è inalterata: né nuovi ingressi, né dimissioni, né deceduti, e un -2 complessivo sul piano dei ricoveri. E’ fondamentale che chi non lo ha ancora fatto si vaccini perché le dosi sono una difesa contro il virus. Stanno arrivando 25mila dosi ulteriori di Pfizer: da domani ci si potrà prenotare".

Rallenta l’incremento dei nuovi positivi in Umbria: 61 ieri rispetto ai 77 di mercoledì, ma passano da 10 a 12 i ricoveri, uno dei quali in terapia intensiva (dato stabile). Anche in questo caso, negli ultimi giorni la curva epidemica ha avuto un andamento esponenziale colpendo prevalentemente i più giovani. L’indice Rt che era a 1,82 la scorsa settimana, mercoledì è stato calcolato a 3,75. Sale infine il numero dei nuovi contagi da Coronavirus anche in Liguria, che ieri ha raggiunto quota 134. Il totale degli ospedalizzati scende a 20 pazienti, uno in meno rispetto a mercoledì, mentre le terapie intensive occupate restano 6. Qui, come nel resto d’Italia, ad allarmare sono le varianti, più contagiose e aggressive.