Palazzuolo sul Senio (Firenze), 22 giugno 2021 - Il bambino scomparso in Mugello si sarebbe allontanato di notte da solo dalla sua casa, mentre i genitori stavano accudendo il bestiame prima di andare a dormire, come facevano ogni sera nella loro azienda agricola. Questa una prima ipotesi dei carabinieri di Borgo San Lorenzo, che si occupano delle indagini del piccolo Nicola Tanturli, neanche due anni, nato nel settembre del 2019.
Un bambino vivace, che vista la zona disabitata in cui è il suo casolare, era già abituato a uscire da solo e a muoversi con una certa libertà almeno nelle pertinenze della casa. Per questo al momento la pista più battuta è quella di un allontanamento del bambino stesso.
Secondo quanto si apprende dai genitori, che sono stati sentiti dai carabinieri nel casolare, il bambino è stato messo a letto dopo cena. Poi la mamma e il papà sono andati, come ogni sera, ad accudire alcuni animali prima della notte. Al ritorno a casa il bambino non sarebbe stato più nel letto. A quel punto sarebbe prima iniziata una ricerca in casa e nei dintorni, anche con l'aiuto di alcuni vicini.
Poi sarebbero stati chiamati i carabinieri. Sono quindi scattate le ricerche, che hanno visto a più riprese partecipare prima i carabinieri, poi i vigili del fuoco, quindi anche la Protezione Civile e il soccorso alpino, oltre a due elicotteri: un Drago dei vigili del fuoco di Bologna e un altro della sezione aerea della Guardia di finanza Pisa comandata dal tenente colonnello pilota Massimo Anedda.
Al momento la pista dunque è che il bambino, uscito dal portone di casa, si sia smarrito nel buio.
Le squadre sono partite questa mattina disegnando ideali cerchi concentrici da Molino di Campanara, frazione di Palazzuolo sul Senio, dove il bimbo vive con i genitori e un altro fratello e poi via via si sono allargati.
La zona dove sorge il casolare è isolata, raggiungibile solo attraverso una strada sterrata ed è circondata da boschi fittissimi e mancando la copertura per i cellulari le comunicazioni avvengono prevalentemente via radio. Le maglie delle ricerche stanno praticamente consentendo di battere palmo a palmo un reticolo boschivo enorme, costituito da anfratti e invasi artificiali.
"Ho parlato con i familiari, sono molto preoccupati chiaramente, speriamo bene", ha spiegato affranto Gian Piero Moschetti, sindaco di Palazzuolo sul Senio.