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Autobus: ad Arezzo il 95% del parco è a gasolio Grandi assenti ibridi ed elettrici

Osservatorio Continental: Nel territorio aretino il parco circolante autocarri e autobus è ancora agée e le classi più inquinanti registrano ancora cifre significative. I due segmenti presentano segno opposto nelle immatricolazioni: il trasporto merci cresce (+48,3%) mentre gli autobus calano (-32%)

bus

Arezzo, 19 luglio 2023 – Continental ha realizzato anche quest’anno l’Osservatorio sui macro-trend del mercato dei veicoli pesanti per il trasporto di merci e persone, giunto alla sua terza edizione. Lo studio fotografa lo stato del settore in Italia e in Toscana nel 2022, dopo un 2021 caratterizzato da una significativa ripresa dalla crisi causata dal Covid-19, e prova a tracciare la direzione verso la quale questo comparto si sta dirigendo, attraverso l’analisi dei dati sulle immatricolazioni, i tipi di alimentazione, l’anzianità e la categoria euro[1].

Dall’analisi si riscontra che la Provincia di Arezzo, sebbene le immatricolazioni di autocarri segnino un deciso balzo in avanti, il parco circolante è datato e caratterizzato da mezzi appartenenti alle categorie più inquinanti. Completamente assenti gli autobus ad alimentazione alternativa.

Immatricolazioni: ad Arezzo balzo in avanti nel trasporto merci ma calano gli autobus

Le immatricolazioni dei mezzi pesanti per il trasporto merci nel 2022 in Italia hanno registrato un calo del 6,4% rispetto al 2021, con solo 21.524 nuovi mezzi.

La Toscana segue la scia nazionale e segna un calo del 5,8%, immatricolando 1.080 mezzi, 66 in meno rispetto al 2021.

La Provincia di Arezzo è in netta controtendenza rispetto all’andamento regionale e mostra una crescita del 48,3% con 86 nuovi autocarri (28 in più rispetto alla rilevazione precedente).

Anche il settore nazionale del trasporto persone mostra segnali di decrescita (-10,5%), con 3.728 mezzi immatricolati nel 2022 a fronte dei 4.166 del 2021.

Tra le sette regioni in positivo, la Toscana fa un balzo in avanti e mostra una crescita dell’84,5%, immatricolando ben 273 nuove unità (125 targhe in più rispetto al 2021).

La Provincia di Arezzo, anche in questo segmento, presenta segno opposto al trend regionale con un calo del 32% con solo 17 nuove targhe.

Alimentazione: ad Arezzo percentuali nulle per autobus ad alimentazione alternativa

Per quanto concerne l’alimentazione, la situazione nazionale nel 2022 del parco circolante per il settore trasporto merci rimane pressoché invariata rispetto all’anno precedente. Il gasolio continua ad essere predominante (90,8%) seguito da benzina e metano (rispettivamente al 4,6% e 2,2%). Si nota una crescita, seppur timida, dell’alimentazione combinata benzina e gas liquido, che segna un lievissimo aumento (1,4% rispetto a 1,3%), così come elettrici e ibridi (rispettivamente allo 0,3% e 0,8%).

La situazione della Toscana vede l’elettrico allo 0,5% e l’ibrido cresce rispetto al 2021 e tocca lo 0,8%. La percentuale di autocarri alimentati a gasolio rimane preponderante (88,5% del parco).

Nella Provincia di Arezzo gli elettrici si attestano allo 0,1% mentre gli ibridi registrano lo 0,5%. Il territorio conquista il secondo gradino del podio regionale per i mezzi a metano (3,2%), mentre i veicoli a gasolio sono ancora al 91,1%.

Anche il panorama relativo all’alimentazione del parco autobus è stabile rispetto al 2021, sebbene con qualche piccolo segnale di miglioramento: la maggior parte dei mezzi in circolazione rimane a gasolio (92,7% rispetto al 93,3% del 2021), mentre le quote di elettrico e ibrido registrano una leggera crescita e riescono a raggiungere l’1,2% (rispettivamente 0,8% e 0,4%).

Per le fonti alternative, in Toscana l’ibrido sale allo 0,4% mentre l’elettrico resta stabile allo 0,4%. Il gasolio aumenta di mezzo punto percentuale e si attesta al 94,4% e il metano tocca il 4,4%.

Nell’Aretino la quota di autobus ad alimentazione alternativa è nulla, di conseguenza il gasolio copre il 95% e il metano presenta gli stessi valori registrati dalla regione: 4,4% del parco circolante.

Categoria Euro: Arezzo, ancora cifre importanti di mezzi appartenenti alle classi inquinanti

Nel comparto del trasporto merci nel 2022 prevalgono a livello nazionale gli Euro 5 ed Euro 6 che, insieme, raggiungono il 37,5% del totale. Una percentuale elevata che supera le categorie più vecchie, dalla 0 alla 2, che coprono il 30,7% del parco. Ciò nonostante, è da notare quanto sia ancora diffusa la classe Euro 0 che, da sola, arriva al 14,5%.

In Toscana, i mezzi appartenenti alla categoria Euro 0 restano stabili al 9,2%, presentando una percentuale più bassa rispetto all’andamento. In generale, le classi più vecchie fino all’Euro 2 si abbassano leggermente e raggiungono 22,7%. Le classi meno inquinanti presentano una percentuale decisamente più elevata toccando il 48,5% (1,1% in più rispetto al 2021).

Nella Provincia di Arezzo gli Euro 0 superano la media regionale e toccano il 12,3% e la fascia Euro 0 - 2 si attesta al 29,6%. Nonostante queste cifre, si può notare che ad Arezzo un autocarro su quattro appartiene alla categoria Euro 6 e che le classi meno inquinanti coprono complessivamente quasi il 37% del parco, mostrandosi in linea con l’andamento nazionale.

In Italia, la percentuale di autobus appartenenti alle categorie Euro 5 ed Euro 6 rappresenta quasi la metà del parco, raggiungendo il 48%. Anche in questo caso, stupisce negativamente la quota degli autobus di categoria Euro 0 ancora in circolazione, che copre l’11,4% del parco.

Sotto la media nazionale, in Toscana gli Euro 0 si attestano al 6,3% (nel 2021 toccavano il 7%), mentre gli Euro 5 ed Euro 6 aumentano considerevolmente fino a superare la metà del parco circolante (51,7% nel 2022 contro il 47% registrato nel 2021).

Nella Provincia di Arezzo il tasso di autobus appartenenti alle classi Euro 0, 1 e 2 supera di poco il 31% e la percentuale di soli Euro 0 si presenta decisamente al di sopra delle rilevazioni regionali con il 17,6%. Proporzionalmente, gli autobus appartenenti alle classi Euro 5 e 6 restano ben al di sotto della metà del parco, nello specifico registrano il 43,6%.

Anzianità: la Provincia di Arezzo ha un parco circolante datato

Nell’analisi per fasce di anzianità il parco circolante di autocarri per il trasporto merci nel 2022 in Italia risulta decisamente agée, caratterizzato da una preponderanza di mezzi tra i 20 e i 30 anni (18,6%), seguita dalla fascia 15-20 anni che segna il 16,7%. In crescita la categoria “oltre i 30 anni” che rappresenta il 15,6%, valore in aumento rispetto al 2021. I veicoli “da 0 a 10 anni” arrivano complessivamente al 33,9%, anche se risulta ancora basso il dato relativo agli autocarri nuovi, da 0 a 1 anno (3,6% del parco circolante).

In Toscana la fascia d’età preponderante resta stabile ai 2-5 anni col 17,5%. Coerentemente, le percentuali per le categorie più giovani si alzano: il 45,6% dei mezzi ha massimo 10 anni e il 4,8% ha massimo un anno. Nella Provincia di Arezzo il parco circolante è decisamente più datato rispetto alla media regionale e oltre un mezzo su 5 ha tra i 20 e i 30 anni. La percentuale del parco che ha meno di 10 anni raggiunge complessivamente il 33,3%, di cui solo il 3,1% non supera l’anno di età.

La fotografia nazionale si ripropone sostanzialmente molto simile anche nel segmento del trasporto persone, dove la fascia di anzianità tra 0 e 5 anni rappresenta un quinto del totale (20,8%). Una quota leggermente in crescita rispetto all’anno precedente, ma ancora ampiamente superata dalla percentuale di mezzi vecchi di oltre 20 anni, che nel 2022 raggiunge il 27,6% (nel 2021 era a 26,9%). In Toscana la fascia di oltre 20 anni rappresenta una quota minore rispetto a quella nazionale (23,5%). I mezzi con un’età massima di 5 anni si alzano, di poco, e toccano il 22,7%.

Nel territorio aretino oltre un autobus su cinque non ha più di 5 anni mentre il tasso di mezzi che superano i 20 anni resta decisamente più elevato (33,6%).

[1] Fonte: Elaborazione Econometrica su dati ACI