L'auto della scorta di Falcone a Scandicci, i resti come simbolo della lotta alla mafia

Nel trentennale dalla strage di Capaci, la città mette in mostra la teca che contiene la vettura Quarto Savona 15. Giovedì un incontro per gli studenti delle scuole superiori

Scandicci, 22 novembre 2023 - Scandicci, capitale della legalità. E’ arrivata stamani "Quarto Savona 15", la vettura della scorta di Giovanni Falcone, distrutta dall’esplosivo della Mafia a Capaci. La Fiat Croma apriva il corteo di auto con al centro quella guidata dal magistrato antimafia, che dall’aeroporto di Punta Raisi, stava tornando a Palermo. Emozione questa mattina anche tra i cittadini che hanno assistito al lavoro degli uomini della Polizia di Stato che sotto una pioggia battente hanno depositato davanti all’auditorium del centro Rogers questo vero e proprio sacrario che ricorda le vittime delle mafie e il sacrificio di quegli uomini che 30 anni fa hanno dato la vita per contrastare la criminalità organizzata.

L’arrivo di Quarto Savona 15 è il primo atto di una quattro giorni sulla legalità voluta dal comune di Scandicci con l’organizzazione meticolosa del comandante della Polizia municipale, Giuseppe Mastursi. Ad accogliere la vettura, non senza qualche attimo di commozione, gli assessori alla polizia municipale, Yuna Kashi Zadeh e alla legalità Diye Ndiaye.

Il clou dell’iniziativa sarà giovedì dalle 9 nell’Auditorium del Centro Rogers in piazza Resistenza. Ci sarà un flash mob degli studenti dell’istituto Russell Newton, seguito da un convegno con Tina Montinaro, vedova dell’agente Antonio Montinaro, il procuratore Luca Tescaroli, il Consigliere di Cassazione Marco Alma, il Comandante Reparto operativo del Comando provinciale dei Carabinieri di Firenze, Tenente colonnello Andrea Pezzillo, il responsabile Toscana di Libera don Andrea Bigalli, il presidente di Confindustria Toscana Maurizio Bigazzi, il presidente della Regione, Eugenio Giani e il sindaco Sandro Fallani.