Attacco hacker alla Regione Lazio, bloccate molte attività. Preoccupata anche la Toscana

Le parole del presidente Giani: "Dobbiamo implementare la sicurezza"

Hacker all'attacco di due ospedali milanesi

Hacker all'attacco di due ospedali milanesi

Roma, 2 agosto 2021 - "E' in corso un potente attacco hacker al ced regionale. I sistemi sono tutti disattivati compresi quelli al portale Salute Lazio e della rete vaccinale". Lo rende noto la Regione Lazio con un post su Facebook. "Sono in corso tutte le operazioni di difesa e di verifica per evitare il protrarsi dei disservizi - si aggiunge - Le operazioni relative alle vaccinazioni potranno subire dei rallentamenti. Ci scusiamo per il disagio indipendente dalla nostra volontà".

Una situazione molto delicata. "I dati finanziari e i dati del bilancio non sono stati toccati". Lo ha detto il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti nel corso della conferenza stampa dedicata agli attacchi hacker. Come detto in tarda mattinata nella sede del Consiglio regionale del Lazio il presidente ha rassicurato che appena il sistema verrà ripristinato la precedenza andrà ai servizi della salute. Il governatore ha rassicurato che il 112 e Ares 118 sono attivi e mai hanno subito interruzioni come la sala operativa della protezione civile. Nel corso dell'incontro con la stampa è stato precisato che non ci son state ripercussioni su ricoveri o interventi.

"La struttura commissariale sta lavorando al nostro fianco per il rilascio dei Green Pass, non ci sono blocchi per i certificati".

''Il Lazio è vittima di un'offensiva criminosa, probabilmente la più grave mai avvenuta sul nostro territorio nazionale - ha poi proseguito Zingaretti - Nella notte tra domenica e lunedì, alle 2.30, c'è stato un nuovo tentativo di accesso al sistema, che è stato respinto e questo secondo non ha prodotto danni ulteriori all'efficienza della rete''.

L'esperto: "Non è terrorismo"

"E' un atto di hackeraggio, ma non c'è alcuna azione terroristica dietro, alcun interesse geopolitico, nè alcun desiderio di sabotare le istituzioni. Non c'entrano i NoVax nè il Covid. Può capitare a chiunque e la polizia postale conosce perfettamente questo fenomeno. Probabilmente la disattenzione di un dipendentente ha causato tutto ciò, ma non possono dirlo e stanno strumentalizzando l'accaduto". Lo dice all'Adnkronos Fabio Ghioni, esperto a livello mondiale in sicurezza e tecnologie non convenzionali, consulente strategico per diversi organismi governativi e internazionali, commentando l'attacco hacker ai danni del portale della Regione Lazio per la prenotazione dei vaccini anti Covid.

"Si tratta - continua Ghioni - di un ransomware, un malware che dal 2007 usano degli hacker dal Marocco, dalla Tunisia, dall'Algeria con richiesta di denaro. Dal 2015 i riscatti vengono chiesti in bitcoin. Questo virus cripta i contenuti del pc e non ha chiave di sblocco: anche chi paga non può poi più sbloccare nulla. Alle aziende e agli utenti che mi scrivono - a decine ogni giorno - perchè gli hanno bloccato i computer, consiglio di dotarsi di un backup a 24 ore. Questi attacchi succedono continuamente ogni giorno, solo che non lo dicono". Ma come si inseriscono questi virus nei computer? "Un dipendente di un'azienda, di un'ente o di un ministero, navigando per esempio su un sito porno o d'azzardo, clicca involontariamente su un popup con dentro il malware e il gioco è fatto. Inoltre, è possibile installarlo involontariamente anche scaricando un programma gratuito da dei siti oppure cliccando su un link ricevuto per posta da una mail che sembra essere quella di un amico o della propria banca ma in realtà è uno spam. I dipendenti pubblici dovrebbero fare un corso per non andare in certi siti e per sapersi comportare sul web", conclude ironicamente Ghioni.

Green pass erogati, ma con qualche ritardo

«Siamo in contatto con il Commissario Figliuolo, la struttura sta lavorando al nostro fianco per garantire comunque il rilascio del green pass, che continua ad essere erogato ai vaccinati nel Lazio. Il servizio continua senza blocchi, anche se con qualche ora di ritardo». Lo ha detto il presidente del Lazio, Nicola Zingaretti, in merito all'attacco hacker subito dal Ced regionale.

Preoccupata anche la Toscana

«Ad oggi noi abbiamo investito molto sulla sicurezza, però quello che è avvenuto in Lazio mi preoccupa. Ormai c'è una impostazione seriale, lo abbiamo visto anche negli Stati Uniti. Quindi faremo di tutto per implementare questa sicurezza. Siamo chiaramente in allerta e investiremo per garantire la massima sicurezza». Lo ha detto il presidente della Toscana, Eugenio Giani commentando l'attacco hacker ai danni del portale per la prenotazione dei vaccini anti Covid della Regione Lazio. Per Giani «il portale oggi è uno strumento essenziale. Le prenotazioni sono fatte tramite il portale. Come avremmo potuto da gennaio ad oggi, in poco più di sei mesi, fare 4,1 milioni dosi di vaccino senza la rete informatica? Ecco perché è importante mettersi in sicurezza rispetto a coloro che con mente malata e volontà di profittarne vogliono alterare quello che è il bene più prezioso, ovvero la programmazione di misure che sono a tutela della salute dei cittadini cioè la vaccinazione».

"Attentato alla democrazia"

«L'attacco hacker subito dalla Regione Lazio è un fatto gravissimo: è un vero e proprio atto contro la democrazia che non può non essere attenzionato dal Copasir. Si tratta di un'azione che deve far riflettere sull'importanza della creazione di un'Agenzia che possa di dotarci di una resilienza cyber, come l'Agenzia nazionale per la Cybersecurity. È un passaggio chiave per il futuro dell'Italia». Così su Facebook il Senatore IV, Segretario del Copasir, Ernesto Magorno.

Il furto delle password

«Tutti i protocolli di sicurezza da parte delle figure professionali e dei sistemisti sono stati rispettati. Non c'è stato nessun tipo di alleggerimento. Come gli hacker siano entrati in possesso di credenziali per avere privilegi è motivo di indagini». Così i tecnici della Regione Lazio in merito alla modalità con cui gli hacker si sono infiltrati nel sistema per sferrare un attacco informatico al Ced della Regione.