Amici animali. Spese veterinarie, vittoria a metà

Il tetto di detrazione è salito a 500 euro, ma la disciplina della detraibilità è ancora molto restrittiva

Animali

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Firenze, 8 gennaio 2020 - Una buona notizia per tutti coloro che hanno animali domestici: con la legge di Bilancio 2020 sono state apportate delle modifiche alle detrazioni per le spese veterinarie, e il tetto massimo delle spese detraibili è stato portato da 387,34 a 500 euro. Ne abbiamo parlato con la dottoressa commercialista Irene Serena.  

Ci può spiegare nei dettagli come ’funziona’ la detrazione? Con il nuovo tetto massimo di 500 euro si potrà ottenere una detrazione Irpef del 19 per cento fino ad un massimo di 70,46 euro, tenuto conto della franchigia di 129,11 euro. La detrazione Irpef massima, con la nuova manovra finanziaria, aumenta pertanto da 49 euro a 70,46 euro. Questo limite di detraibilità è unico per tutte le spese veterinarie sostenute, aldilà dal numero di animali posseduti, ed è limitata alle spese per la cura di animali legalmente detenuti a scopo di compagnia o per la pratica sportiva, mentre non sono detraibili le spese per la cura degli animali destinati all’allevamento o detenuti nell’esercizio di attività commerciali o agricole.  

Che cosa pensa di questo innalzamento del tetto delle spese detraibili? A parer mio e anche come confermato da molti dei miei clienti che detengono uno o più animali da compagnia, la disciplina della detraibilità delle spese veterinarie appare, nonostante il recente aumento del tetto massimo di spese detraibili, molto restrittiva, considerato che gli animali domestici sono considerati sempre più come membri della famiglia e che le spese annue sostenute per gli stessi potrebbero superare di gran lunga l’importo ammesso a beneficiare della detrazione. Il limite massimo di spese detraibili di 371euro (data dalla differenza tra 500 e 129) appare infatti risibile se consideriamo che per un animale o più animali bisognosi di cure e/o di interventi chirurgici, saranno spesi importi decisamente più elevati. Pertanto ci auguriamo che il prossimo intervento governativo sia volto all’eliminazione del limite di spesa detraibile così come per le spese mediche relative alle persone fisiche. Inoltre con la risoluzione 24/E del 2017 l’Agenzia delle Entrate ha confermato che i mangimi speciali per animali da compagnia, anche se prescritti dal veterinario, non sono detraibili poiché non sono considerati farmaci. Anche il fatto che i mangimi speciali non siano detraibili appare altresì limitante, posto che sovente ci sono animali che per tutta la vita devono nutrirsi con questo tipo di alimentazione per curare determinate patologie e che il costo degli stessi risulta essere molto elevato per il padrone.