Amianto, diffida alla Asl. "Partite con lo screening"

L’Afea sollecita la sorveglianza sanitaria gratuita a favore degli ex esposti

L'avvocato Sandra Biglioli

L'avvocato Sandra Biglioli

La Spezia, 20 marzo 2023 – Si alza l’asticella delle recriminazioni dell’AFEA – Associazione Famiglie Esposti Amianto – nei confronti dell’ASL 5 per la mancata sorveglianza sanitaria gratuita a favore di coloro che sono stati esposti alle fibre killer negli ambienti di lavoro. Dopo il flop delle sollecitazioni a dare corso allo screening arriva la diffida formale ad adempiere. L’atto, con corredo di riferimenti normativi che legittimerebbero azioni ancor più ficcanti in caso di mancato adoperarsi, è stato redatto dal legale storico dell’associazione, l’avvocato Sandra Biglioli (nella foto) . Nella diffida viene evidenziato che la sorveglianza sanitaria gratuita per gli esposti all’amianto è prevista dal lontano 22 febbraio del 2018 – giorno della emanazione del provvedimento dispositivo della Conferenza permanente per i rapporti tra Governo e Regioni e Province Autonome - ma che nulla è stato fatto da parte dell’Asl spezzina per darvi corso. Nella lettera si plaude alla Regione Toscana per l’attuazione del percorso virtuoso teso a cogliere anzitempo i segnali delle patologie correlate all’amianto per iniziare subito le cure.

Vane invece le plurime sollecitazioni all’ASL 5 che pure, nel 2018, avevano portato ad una rassicurazione: l’allora dirigente della Struttura complessa preposta aveva risposto al richiamo sostenendo che era in corso l’iter amministrativo di recepimento dell’intesa e la definizione delle modalità di attuazione del protocollo. Ma niente è più successo anche dopo i rilievi formalizzati, nel 2019, all’assessore regionale alla Sanità Sonia Viale. Nel frattempo sta per finire la pandemia e la sorveglianza sanitaria ancora non decolla. 

"Sembra impossibile sviluppare un rapporto virtuoso con l’ASL 5" dice il presidente di AFEA Pietro Serarcangeli, lamentando anche la mancanza di dati su numero e identità degli esposti: "Sapendoli potremo avviare le necessarie iniziative legali per traguardare il riconoscimento dei diritti. Già lo abbiamo fatto per i nostri 560 soci". Niente mappa, invece. E rammarico crescente anche a fronte dei silenzi dopo una donazione all’ASL 5 nel momento più problematico della pandemia, quando mancavano mascherine e presidi sanitari. "L’AFEA si sentì in dovere di contribuire all’offensiva con una donazione di 1000 euro. Nemmeno è arrivato un grazie". E anche per questo è ora partita la diffida per lo screening sulla rotta di un convegno nazionale sull’eredità dell’amianto fissato per il 10 maggio all’Nh Hotel.

Corrado Ricci