Compiono l'impresa impossibile: scalare le Alpi Apuane settentrionali in un giorno

Due compagni di montagna e amici escurionisti hanno attraversato tutte le catene montuose settentrionali della Toscana. Partenza per le 6.45 da Vinca e discesa alle 19.30

I due amici sulle Apuane

I due amici sulle Apuane

Massa-Carrara, 23 settembre 2022 - Un solo giorno per tutte le creste delle Alpi Apuane Settentrionali. Questa è l'avventura di due amici, Massimiliano Ceragioli e Giacomo Tovani, che hanno sfidato le leggi del tempo. Entrambi tecnici del soccorso alpino, sportivi e amanti delle montagne. Insieme sono riusciti a concatenare le creste delle Apuane Settentrionali e a percorrerle in quasi tredici ore, con una sola sosta per rifornirsi di acqua. Massimiliano racconta: "Chiunque abbia percorso anche soltano uno di questi itinerari sa che per ognuna delle traversate occorre un giorno per ciascuna".

Massimiliano e Giacomo sono abituati a grandi sforzi fisici e alle paure: il primo è una guida escursionistica, mentre il secondo è vigile del fuoco. Massimiliano ha 47 anni e si tiene sempre in allenamento, correndo e e scalando cinque volte alla settimana. Lo sport ha sempre fatto parte della sua vita: quando era più giovane faceva cannottaggio a livello agonistico. Durante l'inverno scia e si arrampica sul ghiaccio. "Fare queste attività significa mettersi alla prova e cercare di conoscere se stessi, le proprie paure e limiti". Per la guida escursionistica non è la prima volta che scommette su queste imprese. L'anno scorso attraversò da solo le Alpi Apuane in meno di un giorno, mentre col suo compagno d'avventure attraversò il Monte Bessanese, in Piemonte. Il legame che si crea tra compagni è speciale e fondamentale: "Scalare insieme significa costruire un forte rapporto. Se cade lui, anche io cado. Si tratta di una particolare fiducia, in quanto la corda ci collega".

L'avventura inizia domenica 18 alle 6.45 da Vinca, una piccola frazione del comune di Fivizzano, in provincia di Massa-Carrara. Raggiungono la prima cresta, Pizzo Ucello, dopo tre ore. La seconda tappa è la Cresta Garnerone e la terza la cima del Monte Grondilice, toccata alle 13.50. Decidono poi di allungare il percorso per fare rifornimento d'acqua al Rifugio Orto di Donna.

"Avevamo portato con noi due litri di acqua. Dopo averli finiti, ci siamo riforniti con altri due litri. Quattro in totale per l'intero percorso", spiega Massimiliano. "L'acqua è un grosso problema. Non possiamo portarci molti litri dietro. Per questo abbiamo aspettato che le temperature si abbassassero, altrimenti avremmo dovuto trasportare sei-sette litri e non era proprio fattibile", ha continuato. Il peso portato in spalla non può essere tanto.

Dopo aver percorso il Passo delle Pecore a aver raggiunto Monte Contrario e poi Monte Cavallo sono le 17. I due amici guardano giù: si trovano sopra la Cresta Botto, che indica la fine delle creste. Con una tecnica alpinistica chiamata "corda doppia" si calano giù, arrivando al Bivacco Aronte. Da qui si dirigono verso Resceto. Sono le 19.30 e per poco non si sono imbattuti nell'ora buia: il sole stava iniziando a tramontare.

L'avventura è terminata, ma non prima di essere tornati a Vinca in macchina. "Arriviamo al Paese e sono le 21.30. Una lacrima scende sul viso e ci abbracciamo come due fratelli, felici di aver portato a termine la nostra piccola grande impresa, in sella alle nostre amate Alpi Apuane".