Almanacco del giorno: 22 gennaio 1944, lo sbarco ad Anzio

È passato alla storia come uno dei più imponenti sbarchi navali della seconda guerra mondiale: le forze alleate puntavano ad aggirare i tedeschi e prendere Roma

Lo sbarco delle truppe alleate (foto Ansa)

Lo sbarco delle truppe alleate (foto Ansa)

Firenze, 22 gennaio 2022 - Erano le due del mattino del 22 gennaio 1944 quando le truppe alleate angloamericane sbarcarono sul litorale romano tra Anzio e Nettuno. Iniziava così l’operazione ‘Shingle’ voluta da Winston Churchill. L’obiettivo era arrivare nella Capitale e liberarla, aggirando le linee difensive tedesche.

All’alba la prima divisione britannica con 374 navi giunse sulla costa: fu un evento epocale, passato alla storia come uno dei più imponenti e importanti sbarchi navali della seconda guerra mondiale. La presenza tedesca era scarsa, il clima ottimo. I reparti costruirono allora una fortificazione sulla riva, ossia una ‘testa di ponte’ per proteggere il passaggio delle truppe. Il piano strategico era quello di avanzare trasversalmente sulle vie Casilina e Prenestina attraverso i Castelli Romani, cogliere di sorpresa il Corpo d’Armata tedesco oltre lo schieramento sulla linea Gustav, occupare i colli Albani, distogliere ingenti forze naziste dal fronte di Cassino, sfondare l’armata nemica prendendola tra due fuochi e impedendone la ritirata. In realtà, le cose non andarono come sperato.

I tedeschi, pur essendo stati colti inizialmente di sorpresa, in breve tempo si ripresero e sferrarono una serie di violenti contrattacchi, che costarono forti perdite agli anglo-americani, che furono quasi ricacciati in mare. Come se non bastasse, ci si mise anche il maltempo a peggiorare le cose. E così, quello che doveva essere un veloce attacco strategico, si trasformò in lunga e logorante battaglia di posizione che proseguì per mesi, fino alla primavera. I bombardamenti aerei distrussero interi centri abitati come Velletri e Cisterna, in cui morirono anche molti civili.

Una delle azioni più controverse dell’intero conflitto, resta il bombardamento della storica abbazia di Montecassino il 15 febbraio 1944, che si credeva occupata dai tedeschi. Neppure dopo il crollo del fronte di Cassino, quando i nemici furono costretti alla ritirata, si ebbe una svolta decisiva. I tedeschi riuscirono nuovamente a riorganizzarsi e ridisporsi sulla Linea Gotica, e per mesi gli anglo-americani furono impegnati in una strenua battaglia sugli Appennini. L’obiettivo della distruzione delle forze tedesche in Italia non fu dunque né immediato né semplice. Solo a fine maggio l’andamento della guerra si capovolse e gli Alleati riuscirono a riconquistare il 25 maggio Cisterna, dopo tre giorni Aprilia, il primo giugno Velletri per poi entrare finalmente il 4 giugno a Roma.

 

Nasce oggi

Chiara Lubich nata il 22 gennaio 1920 a Trento. Saggista e docente, ha fondato il Movimento dei Focolari che ha l’obiettivo dell’unità tra i popoli e la fraternità universale. Ha detto: “In un rifugio antiaereo, apriamo a caso il Vangelo alla pagina del Testamento di Gesù: “Che tutti siano uno, Padre, come io e te”. Quelle parole sembrano illuminarsi ad una ad una. Quel ‘tutti’ sarebbe stato il nostro orizzonte. Quel progetto di unità la ragione della nostra vita”.