Abetone, la neve porta il sereno. Corsa ad aprire gli impianti. "Fuori dal tunnel"

Caduti 20 centimetri al passo, nei prossimi giorni attese nuove precipitazioni e temperature in picchiata I telefoni delle scuole di sci subito presi d’assalto. Fra giovedì e venerdì la ripartenza del comprensorio

Abetone (Pistoia), 17 gennaio 2023 -  Una lunghissima attesa premiata da una nevicata d’altri tempi: Abetone e il suo comprensorio sciistico ieri si sono tinti di bianco. Al passo già più di 20 centimetri, caduti in una sola giornata. Stando alle previsioni, si tratta solo dell’inizio. Altra neve è attesa oggi, e poi ancora mercoledì e giovedì, in un susseguirsi di rovesci nevosi con temperature sempre più basse: dagli zero gradi di ieri fino ad arrivare a -5 tra giovedì e venerdì. Maestri di sci, impiantisti, ristoratori quasi non credono ai propri occhi: dopo mezzo inverno passato con temperature primaverili, quella che cade adesso fuori dalle finestre è una manna dal cielo.

Manca solo un elemento a questo punto: gli sciatori. Questione di pochissimi giorni e arriveranno. "Stando così le cose – spiega Giampiero Danti, responsabile Società Abetone Funivie – potremo aprire l’intero comprensorio tra giovedì e venerdì. La situazione meteo, finalmente, sembra ottimale, ma troppe volte in passato abbiamo avuto brutte sorprese. Quindi rimaniamo con i piedi per terra, valutando la situazione nel breve periodo".

Stavolta, però, la neve non potrà improvvisamente sparire. Anzi. Le continue nevicate da qui a giovedì dovrebbero essere accompagnate da temperature via via più fredde. Dunque, una volta finita di cadere la neve naturale, si potrebbe cominciare a sparare la neve artificiale, in modo da creare un fondo duraturo, per la gioia degli sciatori. "Altre volte la neve si era fatta attendere, a volte anche fino febbraio o marzo – dicono gli impiantisti – ma mai come quest’anno è stato impossibile sparare la neve con i cannoni per un periodo di tempo così prolungato".

Sorrisi e abbracci anche alla Scuola di sci in piazza ad Abetone che, per il primo giorno della stagione, si anima di maestri e maestre pronti ad accogliere i turisti. "Questa nevicata ci ha tolto un gran peso dallo stomaco – racconta una giovane maestra di sci – io sono stata fino a pochi giorni fa sulle Dolomiti, mentre qui era impossibile lavorare". La direttrice della scuola, Marilena Milianti, vorrebbe concedere una dichiarazione, ma è subissata di chiamate e il telefono non smette di suonare. "Scusate, oggi è il delirio", dice sorridendo. Un delirio bellissimo per la montagna che, finalmente, può iniziare a lavorare e a rifarsi del tempo perduto.

«Abbiamo perso il Natale e tutte le festività natalizie – sottolinea con un velo di amarezza un negoziante della piazza – ma questa neve potrebbe farci un bel regalo e durare fino ad aprile". Dimenticando per un istante la scaramanzia, qualche possibilità c’è: il manto nevoso, alla fine della lunga fase perturbata, potrebbe arrivare a quasi 80 centimetri. Un fondo duraturo, di quelli che non basta una semplice sciroccata per farli sparire dalle piste. "Siamo davvero contenti – conclude Danti – Abbiamo di fronte a noi un grande impegno per preparare a dovere piste e impianti, e mai come quest’anno siamo entusiasti di metterci finalmente al lavoro ".