
Stress (foto Ansa)
Firenze, 7 novembre 2023 - Lo stress è una delle peggiori epidemie della storia, lo dimostrano i dati: in Italia ne soffrono ben nove persone su dieci. Secondo l'Oms è questo il male del secolo. Oggi, 7 novembre, in occasione della Giornata mondiale per la consapevolezza dello stress, gli esperti ne parlano e danno consigli per affrontare questo grave disagio. Il disturbo può presentarsi con spossatezza, depressione, mal di testa, attacchi di panico, ansia, insonnia, variazioni di peso, caduta dei capelli, tic. E colpisce con i suoi sintomi sia nella vita privata che nel lavoro. Ma ecco come, secondo gli esperti, piccole azioni possono aiutare ad affrontare il disturbo. Evitare gli stressati: una ricerca condotta dal Max Planck Institut e dal Politecnico di Dresda ha rilevato che stare in contatto con persone stressate produce un aumento dei livelli di cortisolo nel sangue anche del 26%. Un livello che può salire fino al 40% se si tratta di conoscenti o familiari. Essere gentili: secondo uno studio della Carolina State University i capi in grado di comunicare con educazione e gentilezza ottengono migliori performance dai dipendenti. Ridere: gli specialisti della Mayo Clinic del Minnesota hanno sottolineato come ridere faccia aumentare la quantità di aria ricca di ossigeno nel nostro corpo, stimolando il cuore, i polmoni e i muscoli, un effetto che aumenta l'endorfina rilasciata dal cervello. Ripetere: Perri Klass dell'Università di New York sostiene che i gesti ripetitivi sono buoni rimedi contro l'ansia: la ripetizione di una parola, una frase, un movimento o un suono può avere effetti di riduzione dello stress. No allo schermo: i ricercatori dell'Università di Gothenburg hanno scoperto che trascorrere troppo tempo davanti allo schermo provoca problemi di sonno e aumenta il rischio di depressione, specie nelle donne giovani. Pranzare con calma: dall'università di Saint Louis un consiglio, una pausa pranzo troppo veloce o a base di junk food è da sostituire con un pranzo leggero e bilanciato, ricco di carboidrati, vitamine e proteine. Ma quando si è stressati, a chi bisogna rivolgersi? Affinché si possa uscire da questo loop, quando la sola forza di volontà non basta, sono stati creati da GS Loft percorsi che puntano a costruire la giusta mentalità per affrontare le sfide quotidiane attraverso appunto la corretta gestione dello stress, allenamento, nutrizione e mental coaching. Secondo Giacomo Spazzini, fondatore di questo centro per il benessere psicofisico punto di riferimento in Italia, che si avvale di un metodo innovativo olistico e orientato al benessere: “Una volta che le persone imparano a superare i loro limiti, anche con piccoli gesti quotidiani, si scoprono in una posizione di forza che li porta ad innescare una spirale positiva in tutto quello che fanno. Oggi il benessere passa da qui, dal lavoro sinergico tra corpo e mente”. Nei casi più gravi però, il carico di stress, unito ad altri fattori, può dare origine anche a disturbi seri di ordine psicologico. Tuttavia in tanti, soprattutto uomini, per questo come per altri disturbi, si rifiutano di rivolgersi a specialisti. È quanto è emerso da un’indagine condotta da BVA Doxa, società di ricerche di mercato, per Serenis, piattaforma di benessere mentale online. Dall’analisi effettuata su un campione distribuito su tutto il territorio nazionale, è risultato che ben il 63% di chi rifiuta la psicoterapia è uomo, ignora i sintomi di malessere psicologico affrontandoli con la repressione emotiva e comportamenti dannosi. Gli stereotipi di genere interiorizzati sembrano essere l’ostacolo principale alla fruizione della psicoterapia da parte dei maschi. “L’idea che chiedere aiuto sia la dimostrazione dell’essere debole, vulnerabile, non autonomo - spiega Federico Russo, psicoterapeuta specialista in terapia cognitivo comportamentale- crea delle forti resistenze rispetto alla motivazione al supporto, che rappresenterebbe la prova della propria inadeguatezza”. Ma, osserva Russo: “I più giovani tendono a percepire meno lo stigma della psicoterapia, di conseguenza ne parlano con maggior leggerezza, soprattutto se vivono in un ambiente culturale in cui gli stereotipi e i miti tradizionali trovano meno spazio, ad esempio i grandi centri urbani. Al contrario, i più anziani tendono meno a rivolgersi a servizi di salute mentale e, se lo fanno, lo vivono in segretezza, al punto da non rivelarlo nemmeno a parenti o amici”. Nasce oggi Albert Camus nato il 7 novembre del 1913 a Mondovi. L’autore del capolavoro mondiale "La peste" è tornato prepotentemente alla ribalta in tutto il pianeta durante la pandemia. Ha raccontato lo stato d'animo, l'isolamento, la solitudine delle persone colpite dalla peste, la lotta contro il flagello, la disperazione e la morte e infine la vittoria contro il morbo e il senso di comunità ritrovato, sapendo però che il male si può ripresentare. Da questo libro è arrivata una grande lezione nei momenti più bui del Covid. Ha scritto: “Quello che conta tra amici non è ciò che si dice, ma quello che non occorre dire”.