
Laboratorio al Gran Sasso (foto Ansa)
Firenze, 21 agosto 2022 - Era il 21 agosto del 2006 quando la Nasa pubblicò la prima prova diretta su uno dei grandi misteri racchiusi dal nostro universo: la 'materia oscura'. Prima di quel momento, gli astronomi e scienziati di tutto il mondo non sapevano come spiegare il fatto che la materia misurabile nell’universo fosse solo una minuscola percentuale di quanto si aspettassero. Com’era possibile che riuscivano a vedere solo una piccola parte della materia? È stata la Nasa, dopo osservazioni eseguite col Chandra X-ray Observatory, a scoprire che questo era dovuto alla Materia Oscura, della quale si riuscivano ad osservare solo gli effetti gravitazionali, ma non quelli relativi alla sua natura. In pratica se questa materia ‘invisibile’ e misteriosa è uno dei grandi enigmi della fisica contemporanea, è dovuta al fatto che di essa si conosce l'esistenza in forma indiretta, ma non la composizione. L’obiettivo che, da quel 21 agosto di sedici anni fa, numerosi gruppi di ricerca in tutto il mondo si sono dati, è quello appunto di riuscire a individuare la natura di quello che rappresenta il ‘lato sconosciuto dell'universo’. Per riuscirci, sono stati programmati giganteschi esperimenti per cercare almeno di intravederla, organizzati in luoghi incredibili. Il più grande laboratorio al mondo in cui si dà la caccia alla materia oscura si trova proprio in Italia e si trova sotto ben 1.400 metri di roccia. Si tratta dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Un esperimento, realizzato appena due anni fa, nel 2020, aveva entusiasmato e fatto crescere l’attesa. Si era riusciti a misurare una serie di anomalie difficilmente interpretabili nell’ambito dell’attuale teoria di riferimento della fisica, il Modello Standard. A questo punto, grazie all’esperimento Xenon1T, alcuni fisici sperarono di potersi trovare di fronte a una particella sconosciuta che potesse essere una possibile componente della materia oscura. Tuttavia un successivo esperimento, potenziato rispetto al precedente e denominato XenonnT, non ha confermato le anomalie precedentemente rilevate. Dunque gli studi e le ricerche proseguono per arrivare a centrare l’obiettivo così atteso: la comprensione di questa materia così misteriosa. Nasce oggi Emilio Salgàri nato il 21 agosto 1862 a Verona. Famosissimo scrittore di romanzi d’avventura, è stato autore di numerose opere tra cui ‘Le tigri di Mompracem’, ‘Il Corsaro Nero’ e ‘I pirati della Malesia’. Dai suoi romanzi sono stati tratti film e serie televisive molto popolari tra cui ‘Sandokan’. Ha detto: “Scrivere è viaggiare senza la seccatura dei bagagli”.
Maurizio Costanzo