2020 TRASPORTI "Stop al taglio dei treni e più intercity per i pendolari"

Magazzini (Assoutenti Utp): "Più integrazione con i bus di linea. Bene il raddoppio Firenze-Montecatini, ma purtroppo non si procederà oltre"

Pendolare in attesa del treno alla stazione (fotoCastellani)

Pendolare in attesa del treno alla stazione (fotoCastellani)

Giovanni Magazzini, delegato per la Toscana di Assoutenti Utp Associazione utenti trasporto pubblico

Giovanni Magazzini delegato Assoutenti Utp
Giovanni Magazzini delegato Assoutenti Utp

 

 Firenze, 30 dicembre 2019 - Cosa aspettano i pendolari toscani dal nuovo anno? 

"Stando coi piedi per terra, che non prosegua la falcidia di tratte e corse mai interrotta da una quindicina di anni. In più, i pendolari aspettano che nella campagna elettorale per le regionali siano destinatari di mille promesse. Bello sarebbe se fossero annunciate poche, piccole cose e che poi  venissero realizzate".

Detto così, i pendolari sembrano scoraggiati.

E come altrimenti? Il raddoppio della Pistoia-Lucca è impossibile, causa lo snodo di Montecatini, dove si è permessa la costruzione di mille edifici in fregio alla ferrovia. Il progetto ha prolungato fino a Montecatini i due binari che si fermavano a Pistoia, ma fra Montecatini e Pescia sarà impossibile l'allargamento di cui sento parlare da quando ero adolescente e che andava considerato nei piani regolatori di 50 o 60 anni fa. Oggi servirebbero centinaia di espropri, con contenziosi dilatati per generazioni".

Il raddoppio fino al mare avrebbe pèrmesso  la metropolitana di superficie.

"Piano, piano. I due binari - se eventualmente realizzati - dovrebbero essere 'riempiti'. Passando da 80-90 a 120, 150 o magari 200 treni al giorno. Ci sarebbero le risorse?".  

Altri punti caldi per i viaggiatori  toscani?

"Restituire a Pisa e Livorno gli intercity per Milano e Roma, sacrificati a beneficio delle Frecce, così come avvenuto per Prato. E corse notturne dal nord alla Toscana. Ora si rischia di dover dormire a Bologna".

E su tatte più brevi? 

"Va salvaguardata la ex Direttissima fra Prato e Bologna, non solo perché alternativa all'Alta Velocità. Oggi è sottoutilizzata a vantaggio sulle Frecce, ma con maggiori frequenze e magari qualche fermata in più, ad esempio in Valbisenzio a Usella, Carmignanello e  Santa Lucia, finirebbe per alleviare il traffico sulla 325 e sullo stesso ciclo urbano di Prato". 

Le nuove stazioni costano.

"Infatti, ho parlato di fermate. All'estero nei luoghi periferici si fanno pensiline a bordo binari e al massimo un sottopassaggio".

Altro?

"Elettrificare la circolare del Mugello. un'opera che non si realizzerà fino a quando l'utenza non renderà vantaggiosa l'operazione. E completare il raddoppio della Empoli Siena per il traffico turistico, magari riprendendo l'esperimento avvenuto lì del prototipo diesel basculante in curva, più veloce dei modelli standard".     

Nel quotidiano, cosa serve ai pendolari toscani?

"Potenziare i  collegamenti ferro-gomma, per non dover raggiungere le stazioni in auto. E dialogo con le istituzioni, anche se da questo punto di vista con Ceccarelli alla guida dell'assesoreato regionale la situazione è di certo migliorata".    

Piero Ceccatelli