MAURIZIO COSTANZO
Cronaca

16 settembre 1994, il caso della scuola Ariel. Storia di un mistero

È stato l’avvistamento più celebre della storia recente

La foto scattata da Hofer sul posto dell'avvistamento (foto web)

Firenze, 16 settembre 2022 - Era una giornata come tante vicino Ruwa, in Africa. La mattinata scorreva tranquilla fuori dalla scuola privata Ariel, nello Zimbabwe, dove 62 bambini, tra i 5 ed i 12 anni, giocavano tranquilli. I professori erano in riunione e a sorvegliarli era rimasto un uomo che di lì a poco li avrebbe chiamati al chioschetto per consegnargli le merende. Ma a un certo punto accadde qualcosa di stranissimo e misterioso. A riunione terminata i professori andarono incontro ai piccoli studenti, ma l’atmosfera di gioia e di festa era cambiata radicalmente. Li trovarono in stato confusionale, scioccati da quanto avevano visto. Si fecero spiegare cos’era successo e molti riferirono di aver visto atterrare un disco metallico, dalla forma sferica e proveniente dal cielo. Il parco nei pressi dell’istituto, essendo in una zona boscosa, non era raggiungibile a piedi. Da questo velivolo a navicella, sempre secondo le testimonianze degli studenti, sarebbe sceso un essere di forma umanoide, che dopo averli guardati intensamente per alcuni minuti, dialogò con loro attraverso un’esperienza di comunicazione telepatica. Cosa ancora più strana, il messaggio lasciato da questi ‘esseri’ rivolto all’umanità sarebbe stato di natura ambientalista: in pratica quei bambini venivano messi in guardia e in allerta sull’emergenza che riguardava i danni che gli uomini stavano causando al pianeta.

Quando venne contattata un’ufologa che li invitò a disegnare ciò che avevano visto, fecero tutti gli stessi inquietanti disegni. Alcuni studiosi si dimostrarono scettici sul caso e sulle presunte prove, parlando di una probabile isteria di massa, di un’allucinazione cavalcata dalla fantasia dei bambini. Ma sul ‘Fenomeno Ariel’ venne anche interpellato un professore di Harward, uno psichiatra che dopo aver parlato per due giorni con gli scolari, concluse che i racconti potessero essere effettivamente veritieri, e che l’esperienza era stata reale. Altra cosa strana: una volta diventati adulti, quando una troupe nel 2010 tornò sull’argomento e andò a intervistarli, nessuno di quegli studenti ha mai ritrattato la propria testimonianza, che era vivida nella loro memoria. A rendere ancora più affascinante quello che è diventato il più celebre avvistamento della storia recente, il fatto che quel giorno vennero effettivamente segnalate strane luci di "velivolo" in cielo, non solo nello Zimbabwe, ma anche in Sud Africa e Zambia. A trent’anni di distanza sono anche spuntate le foto di Gunther Hofer, tra i primi a giungere sul luogo dell'avvistamento, da cui si vede i segni lasciati nel terreno da un oggetto che, posandosi, avesse ‘scavato’ la terra arida.

Nasce oggi

Albert von Szent-Gyorgyi de Nagyrápolt nato a Budapest il 16 settembre 1893. Fisiologo ungherese, scopritore della vitamina C e delle componenti e reazioni del ciclo di Krebs, nel 1937 è stato insignito del Premio Nobel per la medicina e la fisiologia nel 1937. Ha scritto: “Le scoperte consistono nel vedere ciò che tutti hanno visto e nel pensare ciò che nessuno ha pensato”.