MAURIZIO COSTANZO
Cronaca

10 novembre 1958. Blu di Francia: donato il diamante più famoso al mondo

I diamanti giocano un ruolo cruciale nel comprendere come la Terra si sia trasformata nel tempo, sapete come si formano quelli di colore blu?

Un diamante blu (foto Ansa)

Firenze, 10 novembre 2023 – Era il 10 novembre 1958 quando uno dei diamanti più famosi al mondo, “l’Hope Diamond" di 45 carati e del valore di 250 milioni di dollari, venne donato allo Smithsonian Museum dal gioielliere Harry Winston. Il gioiello, noto col nome ‘Blu di Francia’, dato il suo particolare colore blu, insolito e profondo, nel corso dei secoli appartenne ai re francesi Luigi XIV, XV e XVI. Dopo la Rivoluzione Francese il prezioso venne rubato, viaggiò nel mondo in lungo e in largo, dall’India alla Francia, dalla Gran Bretagna all’America, passando di mano in mano. Oggi, questa affascinante pietra preziosa, appartenuta anche al Re Sole, è custodita dal museo di Washington. Ma da cosa proveniva quel suo colore? Una risposta l’ha data recentemente la scienza. I diamanti blu, come il famoso Hope appartenuto alla regina Maria Antonietta, sono stati colorati dagli antichi oceani e sono l'ulteriore prova dell'enorme meccanismo di riciclo della crosta terrestre. Queste gemme sono infatti tinte da un elemento presente nell'acqua degli oceani, il boro, che scivola alla profondità alla quale sono prodotti questi diamanti, compresa fra 410 e oltre i 660 chilometri grazie al movimento delle placche terrestri. Questa scoperta si deve al gruppo coordinato da Evan Smith, dell'americano Gemological Institute of America. L'analisi dei minerali intrappolati nei diamanti blu, provenienti da Africa, India, Sud America e Borneo, è durata due anni e indica che le pietre si sono formate nelle rocce esposte a condizioni estreme di pressione e temperatura, come quelle che si trovano alla profondità compresa tra 410 e oltre 660 chilometri, ossia al confine tra mantello superiore e inferiore, che sono gli strati compresi tra la crosta e il nucleo terrestre. La maggior parte degli altri diamanti si forma, invece, a profondità di circa 150-200 chilometri. Secondo l'ipotesi dei ricercatori, il boro degli antichi oceani "è stato incorporato nelle rocce chiamate serpentiniti". Le rocce sarebbero successivamente state portate in profondità dai movimenti delle placche terrestri e lì avrebbero rilasciato tutta l'acqua incorporata. "La maggior parte di quest'acqua - ha proseguito l'esperto - risale verso la superficie terrestre, ma una piccola frazione viene intrappolata in altri minerali che a loro volta vengono trasportati a profondità ancora più elevate, dove ad un certo punto rilasciano un fluido contenente il boro degli oceani antichi e altri elementi". Se tra tali elementi vi è sufficiente carbonio, l'elemento di cui sono fatti i diamanti, si generano pietre blu, perché in esse il boro sostituisce alcuni atomi di carbonio. Le gemme giocano quindi un ruolo cruciale nel comprendere come la Terra si sia trasformata nel tempo e sono un ulteriore prova del riciclo della crosta nel mantello. Mostrano inoltre che i minerali ricchi di acqua viaggiano molto più in profondità nel mantello rispetto a quanto si credesse e ciò indica che esiste riciclo dell'acqua anche nelle profondità della Terra. Nasce oggi Martin Lutero nato il 10 novembre del 1483 a Eisleben. Una delle frasi celebri del teologo tedesco che mise in discussione alcuni dei principi fondamentali del cattolicesimo, iniziatore della Riforma protestante, recita così: “Tutto ciò che viene fatto a questo mondo viene fatto dalla speranza. Nessun contadino seminerebbe un chicco di grano se non sperasse che cresca e diventi seme. O nessun commerciante si metterebbe a lavorare se non sperasse di trarre profitto dalla sua attività.”