LUIGI CAROPPO
Cosa Fare

Treni veloci tra Pisa e Firenze "Sì, ma serve una linea nuova"

Ceccarelli, capogruppo Pd in consiglio regionale, e la cura del ferro "Solo con una infrastruttura specifica si eviterà il conflitto coi convogli pendolari"

Migration

di Luigi Caroppo

Vincenzo Ceccarelli, capogruppo Pd in consiglio regionale ed ex assessore toscano ai Trasporti guarda la mappa delle ferrovie e scuote la testa. "Bisogna accelerare, ma con le idee praticabili".

Lei è stato l’assessore della “cura del ferro”. Ora si parla di un collegamento veloce tra Pisa e Firenze. Lo ha rilanciato il presidente toscano Giani e il Consiglio Regionale ha approvato una mozione.

"Ho letto. E’ un tema che conosco bene. L’unica soluzione è immaginare una nuova linea ferroviaria Firenze-Pisa che abbatta i tempi percorrenza senza andare in conflitto con i treni dei pendolari. Intervenire pesantemente sull’attuale programmazione provocherebbe solo problemi. E non c’è tecnologia né treno veloce che possa dare le risposte attese a infrastruttura invariata".

Quindi non si può toccare la linea esistente con programmazione annessa?

"La Regione dovrebbe proporre a Rfi di cofinanziare uno studio di fattibilità tecnico-economica di una nuova infrastruttura. Bisogna sapere che parliamo di investimenti molto rilevanti".

E ci sono altri nodi cruciali da affrontare.

"Alta velocità, parliamo del sottoattraversamento di Firenze. È fondamentale che la nuova stazione Foster diventi realtà e che i lavori per il sottoattraversamento siano conclusi velocemente, ma dobbiamo premere su Rfi affinchè sia ripresa immediatamente la progettazione che era stata avviata per il raddoppio della galleria del S.Donato e della direttissima nel tratto tra Rovezzano e il Valdarno. Altrimenti il nodo di Firenze resterà il collo di bottiglia dell’intero asse verticale dei collegamenti veloci a livello nazionale con ripercussioni anche sui treni regionali".

Ma questo è un progetto extra Pnrr.

"È vero, ma Rfi sta ragionando su questo intervento fin da quando glielo chiesi da assessore regionale, perché la linea è satura. Occorre impegnarsi affinchè questa opera venga inserita dal Ministero nella programmazione nazionale, tra le più urgenti. E le risorse potrebbero essere disponibili, perché Rfi sta finanziando con le risorse dei Pnrr una serie di interventi di cui avrebbe dovuto farsi carico".

Quali opere potrebbero essere realizzate con il Pnrr?

"Un intervento a basso costo e di immediata realizzazione potrebbe essere il collegamento tra l’unica ferrovia regionale, la Arezzo-Sinalunga, e la Siena-Chiusi - che dovrebbe essere adeguata ed elettrificata - per collegare Arezzo e Siena in meno di un’ora. E’ uno dei progetti di cui il presidente Giani sta ragionando con Rfi".

Lei si era anche battuto anche per la cosiddetta stazione MedioEtruria.

"Il progetto di una stazione passante lungo la direttissima per servire il bacino aretino-senese-perugino, a mio avviso resta attuale. L’intervento non avrebbe costi inaccessibili. Occorre trovare l’unità di intenti necessaria sulla localizzazione".