MONTE ARGENTARIO (Grosseto)
Ha nuotato per circa otto ore percorrendo diverse miglia marine, inizialmente per fare snorkeling poi, quando si è reso conto di aver perso l’orientamento e soprattutto che si stava facendo buio, per raggiungere la riva. Dal tardo pomeriggio, momento in cui i familiari hanno chiesto aiuto alla Capitaneria facendo iniziare le ricerche, l’allarme è rientrato a mezzanotte e mezzo quando il turista romano di 25 anni ha raggiunto la spiaggia di Ansedonia e si è fatto prestare il telefono cellulare da uno dei clienti di un locale per avvisare la famiglia: "Mamma, sto bene".
Il ragazzo, che comunque è un abile nuotatore, insieme ai genitori aveva raggiunto con un gommone le acque di fronte all’Isolotto, davanti a Porto Ercole, e lì aveva iniziato a nuotare con maschera, boccaglio e pinne per fare snorkeling. Poi, però, come ha spiegato lui ai soccorritori, ad un certo punto ha perso l’orientamento e con l’arrivo dell’oscurità ha deciso di puntare nell’unico tratto di costa dove vedeva le luci, ovvero Ansedonia, appunto. Portato in ospedale per un controllo, era comunque in buona salute (benché stremato) ed è stato dimesso dopo poche ore. Imponente lo sforzo per le ricerche: motovedette, due elicotteri, sommozzatori. Il giovane, che si era immerso senza i sistemi di sicurezza, rischia una multa.