
Norcia sette anni dopo: "Dalle macerie, la vita. Il percorso di rinascita adesso è quello giusto"
NORCIA (Perugia)
La Basilica di San Benedetto ospita la prima messa, celebrata dall’arcivescovo Renato Boccardo, esattamente sette anni dopo il terremoto che il 30 ottobre del 2016 cambiò il volto e la storia di questa cruciale, tribolata zona della Valnerina. Presenti alla funzione il commissario straordinario Sisma 2016, Guido Castelli, la presidente della Regione, Donatella Tesei, il sindaco reggente di Norcia, Giuliano Boccanera, il soprintendente speciale per le aree colpite dal sisma del 24 agosto 2016, Paolo Iannelli.
Sette milioni per ricostruire la Basilica, messi a disposizione dal Governo, attraverso il Commissario straordinario sisma 2016 e dalla Regione, grazie a fondi comunitari. Entro i prossimi due anni la ricostruzione che sarà completata con la seconda parte dei lavori, realizzati attraverso un finanziamento di circa 5 milioni di euro sostenuto da Eni. Intanto una parvenza di ritorno alla normalità che fa ben sperare.
"Il terremoto del 2016 ci ha piegati, togliendoci le case e i luoghi di lavoro, privandoci di monumenti, maestosi o semplici, che raccontavano storie di vita e di fede e racchiudevano ed esprimevano l’identita’ delle popolazioni – così monsignor Boccardo nell’omelia – ; ha generato una cesura tra passato e futuro. Poi la lentezza della ricostruzione, gli intoppi burocratici, le difficoltà nella ripresa lavorativa ed economica, la tragedia della pandemia, il lievitare dei prezzi delle materie prime: tanti fardelli gravosi che hanno acuito la fatica e motivato lo scoraggiamento. Ma dall’angosciante desolazione – ha detto ancora – è sbocciata tanta solidarietà"
"In questi ultimi tre anni – commenta la governatrice Tesei – la ricostruzione è stata molto accelerata anche grazie alle ordinanze commissariali sulla semplificazione. Abbiamo dei numeri che per l’Umbria sono estremamente importanti, c’è tanto da fare ancora ma il percorso e’ quello giusto. Il nostro ufficio speciale per la ricostruzione sta dimostrando competenza e capacità di intervento. Oggi è una giornata di festa che non deve farci perdere di vista l’obiettivo, la ricostruzione anche sociale ed economica di questa comunità, che stiamo facendo anche attraverso i fondi complementari al sisma, il Pnrr, un altro volàno che dobbiamo utilizzare al meglio".
"In questi sette anni – parole del commissario Castelli – abbiamo dovuto registrare troppe false partenze nel percorso della ricostruzione ora mi sembra giusto segnare, in questo anniversario, l’avvio di un sensibile cambio di passo. Ci sono episodi di questi ultimi mesi cui dobbiamo guardare con fiducia. A partire da Norcia, dal recupero della Basilica di San Benedetto, simbolo del sisma del 30 ottobre, che oggi diventa simbolo della ricostruzione in atto".
Ma a Norcia non c’è solo una ricostruzione materiale: non meno importante è quella “sociale“, per tutta una popolazione che soffre. "Ogni cosa che riparte restituisce speranza – afferma don Davide Tononi, uno dei due parroci di Norcia – perché poi, al di là delle legittime aspettative di ciascuno su tempi più corti, la realtà parlava di un processo lungo. La pandemia è stata, innegabilmente, una mazzata ma oggi anche il vedere la Basilica senza impalcatura ti dà uno spirito diverso. Per noi pure i rumori dei cantieri, magari fastidiosi per i turisti, erano un momento di gioia. La Basilica è importante perché è in piazza, e vuol dire socialità. La gente ha bisogno di stare insieme; e vedere il bicchiere mezzo pieno è l’unico modo per vivere".
"Se la ricostruzione ha ingranato, la questione che si pone è la coesione sociale e la sopravvivenza delle comunità – spiega Omero Marini, un residente –. Manca il medico di base, presente tre giorni a settimana, e molte famiglie preferiscono andarsene", sottolineando come la mancanza di opportunità possa incidere sull’attrattività dei turisti. Dal sindaco Giuliano Boccanera il punto della situazione: "Sulla ricostruzione privata abbiamo emesso 1200 decreti, ovvero 1200 cantieri di cui il 40% è terminato con la consegna di Campi Alto e Castelluccio. Per la pubblica tutte le opere sono state appaltate e consegnate". E sulla coesione sociale. "I tre nuovi negozi ci dicono che la gente crede nella città – aggiunge il sindaco – A Norcia i negozi sono aperti nelle vie principali".
Stefano Cinaglia
Alessandro Orfei