
L’avventura di Elisabetta Valentini "Dalle sfilate all’amore per Ugo"
di Letizia Cini
PIETRASANTA (Lucca)
PARTE da Firenze l’avventura di Elisabetta Valentini, modella di successo, fotografa, giornalista, film-maker e scrittrice che ha (ri)dato alle stampe Fotomodella, romanzo pubblicato per la prima volta nel 1988 nella serie Mouse to Mouse curata da Pier Vittorio Tondelli e riportato in libreria da Accento, neo casa editrice di Alessandro Cattelan. Del libro si parlerà venerdì 4 agosto a Pietrasanta (ore 19, Lucifero design Roberta Patalani) durante l’incontro con l’autrice organizzato in collaborazione con Nina Libreria e condotto da Andrea Geloni. Un esordio casuale e in giovanissima età nella fiorentinissima maison Pucci, la partenza per le passerelle internazionali, l’incontro con un uomo che le cambierà la vita.
Elisabetta, in Fotomodella racconta gli anni ’80 tra set fotografici e passerelle, mentre vive una storia d’amore clandestina con l’Attore. Solo in questa seconda edizione scopriamo che si tratta di Tognazzi, perché?
"Ugo è il personaggio romanzato che da corpo e voce all’amato, all’amante, di cui non si fa mai il nome nemmeno nell’ ultima edizione. Ho preso ispirazione da Marguerite Duras e nel farlo sono rimasta fedele al nostro patto di riservatezza, di segretezza, quasi di sacralità".
Tognazzi aveva letto il libro? Cosa ne pensava?
"lo lesse con un interesse e un entusiasmo che mi sorpresero. Non si aspettava questo da me. Ha amato quelle pagine al punto da volerne fare un film. E attraverso quel libro mi ha dimostrato un amore che non mi aspettavo. È stato un grande amore il nostro, complesso, complice, semplice e vero".
Vi siete incontrati mentre Tognazzi era impegnato nelle riprese di Amici miei atto III, a Firenze… Quale è la sua?
"Firenze la mia, è quella di chi ci nasce. Quella di chi va via, per lavorare e vivere a Milano, Parigi, New York, Tokyo come nel mio caso. Quella di chi ci fa ritorno. Non quella delle guide. Quella più vicina ai resoconti di viaggio di Hermann Hesse. Quella segreta come me. Quella dei sentimenti, dei suoni, delle immagini legate al sentire.
Quella da cui la vita ha avuto inizio. Il nido da cui la futura top model ha spiccato il volo.
"Sì, Quella del mio primo lavoro con Emilio Pucci, quella dell’incontro con il mio primo grande amore. Quella del tempo che mi ha formato, il pozzo di tutta la mia creatività. La città del mio ritorno, dove dopotutto vivo".
In concomitanza con il ritorno in libreria del suo primo romanzo sta per dare alle stampe il secondo. Qualche anticipazione, Elisabetta?
"Mi faccio sempre molte domande sull’importanza di fare luce su qualcosa rimasto non detto. Ora ho l’età che mi avvicina a Ugo (Tognazzi, ndr), ho aspettato questo tempo per capirlo meglio, per poter scrivere di noi come voleva, come gli ho promesso. Per esserne all’altezza".
Da questa distanza tutto prende una dimensione particolare. E l’avventura continua...
"Questa storia finalmente scritta ha dato luce a zone d’ombra, mi ha aiutata a guarire. Ho smesso anche l’atteggiamento “inedito“. Sono in cerca di un editore". A buon intenditor...