
La traversata del deserto. Dal Gambia alla serie D
PONTEDERA (Pisa)
Era il 1° novembre di un anno fa quando Bakary Sanyang, 19 anni il 13 novembre, sbarcava sulle coste di Lampedusa con il sogno di diventare calciatore. Stava per concludersi il viaggio più difficile e pericoloso della sua vita. Partito nel febbraio 2022 da un villaggio del Gambia ha attraversato il Senegal, quindi il deserto del Mali, della Mauritania e dell’Algeria fino ad arrivare in Tunisia da dove è partito su una barca con a bordo una trentina di persone alla volta di Lampedusa. Tanta speranza e tanta testardaggine, soprattutto quando ripeteva a sua madre più e più volte "no mamma, non torno indietro, voglio andare". Fin da piccolo Sanyang guardava le partite del calcio europeo, soprattutto quelle del Manchester United, sognando di diventare come Ryan Giggs o Darren Fletcher. E proprio questo sogno lo hanno portato a fare tantissimi sacrifici, a vedere la morte in faccia, a fare i conti con i criminali incontrati lungo il deserto nordafricano ed a rischiare la vita nel Mediterraneo. Neppure un anno fa si concludeva l’ultima tappa via mare della sua odissea. Senza acqua né cibo, tenendo tra le braccia un bambino appena nato per tutto il viaggio durato 27 ore, in aiuto ad una madre stravolta dall’estenuante traversata. "Lo proteggevo tra le mie braccia e quando iniziava a piangere lo riconsegnavo alla madre per la poppata e poi lo riprendevo" ricorda Bakary, con la voce rotta dall’emozione. Quindi il 5 novembre l’arrivo a Pontedera, in provincia di Pisa, accolto dal Movimento Shalom. Subito ha espresso il suo desiderio. "Voglio giocare a calcio, è il mio sogno più grande". È stato subito accontentato e per i primi mesi del 2023 ha giocato in una squadra amatoriale vicino alla casa dove è stato ospitato. Andava alle partite in bicicletta, si allenava ogni giorno ed in pochissimi mesi è riuscito ad imparare l’italiano. La sua passione, il suo impegno, le sue doti fisiche in estate lo hanno portato a fare una prova, con buon esito, per il Cenaia, squadra neopromossa in Serie D. E domenica scorsa, sul campo del Tau Altopascio, è arrivato il suo primo gol, dopo appena due minuti di gioco. "Ero felicissimo, quando gioco penso sempre al gol, per me e per la mia squadra – le sue parole dopo il gol –. Con l’allenatore ho un bellissimo rapporto, i compagni di squadra mi hanno accolto bene, siamo come una famiglia. Ora siamo molto concentrati sul raggiungimento dell’obiettivo stagionale che è la salvezza. Nel calcio voglio raggiungere il livello più alto possibile, mi alleno ogni giorno e penso sempre a fare meglio per me e per la mia squadra. E un giorno vorrei di rappresentare la mia Nazionale".
Luca Bongianni