
stefania andreoli
Arezzo, 18 luglio 2025 – Questa sera alle 21.15 Stefania Andreoli, una delle voci più autorevoli della psicologia contemporanea, con «Quando abbiamo smesso di capire il mondo» invita il pubblico a una riflessione profonda ispirata ai testi di Benjamín Labatut . Un viaggio ai confini del pensiero per cercare nuove modalità di lettura della realtà. E' il prossimo appuntamento dell'“Estate in Fortezza” rassegna ospitata fino al 22 agosto alla Fortezza Medicea che offre un cartellone ricco e trasversale tra divulgazione scientifica, spettacolo e musica curato da Fondazione Guido D'Arezzo.
Andreoli dove ci porta la lettura di Labatut?
«Labatut non è un autore mainstream, nonostante il successo delle sue opere. Quindi stasera il pubblico avrà l'occasione di partecipare a una serata del tutto inedita, che non somiglierà a niente e che non batterà percorsi già noti. Sarà l'opportunità di conoscere o approfondire un testo poco conosciuto, portandosi a casa nuove connessioni sinaptiche, pensieri, consapevolezze. Ho scelto Labatut perché avrei l'ambizione di contagiare i presenti dello stesso effetto che fece a me la sua prima lettura: un vero e proprio squarcio del velo di Maya, che mi ha fatto nascere dentro una possibilità di comprensione di questo nostro mondo così tanto raccontato (spesso male) e poco vissuto.
Abbiamo davvero smesso di capire il mondo?
«Abbiamo smesso di capire il mondo, noi stessi, l'Altro. Abbiamo smesso di capire le notizie, le intenzioni, i post sui social, le conseguenze delle azioni e delle inazioni nostre e altrui. Abbiamo smesso di capire, insomma. E senza comprensione il pensiero è chiuso nella gabbia dei circuiti disfunzionali - il primo tra i fattori di rischio per comportarsi e vivere in modo altrettanto disfunzionale».