
Il crollo alla festa di nozze. Balli e salti, poi la voragine
La musica suona e gli invitati fanno capannello intorno allo sposo. C’è chi balla, chi salta, chi ride. Chi si fa un selfie abbracciato a un amico e chi riprende frammenti di gioia di una festa che va avanti dal pomeriggio. E’ proprio questo video, quindici secondi di filmato girato con uno smartphone, che entra negli atti dell’inchiesta sul crollo del solaio dell’ex convento di Giaccherino, a Pistoia, location del matrimonio di Valeria Ybarra e Paolo Mugnaini, i due 26enni - lei americana trapiantata in Italia per i suoi studi, lui insegnante di Scandicci - rimasti feriti assieme a una sessantina di invitati, una settimana fa.
Non sono giorni facili, questi, per i due sposini. Avrebbero dovuto essere in viaggio di nozze in Thailandia e invece è saltato, almeno per ora.
E dopo l’incidente alla festa e l’ospedale, si sono ritrovati in un vortice di telecamere e carabinieri.
Giovedì pomeriggio, i loro avvocati, Federico Bagattini e Alessandro Corsinovi, li hanno accompagnati a rendere la loro testimonianza. E’ stata l’occasione per presentare anche querela per lesioni, condizione alla base della procedibilità di uno dei reati - l’altro è disastro colposo - che la procura diretta dal magistrato Tommaso Coletta ipotizza.
Paolo e Valeria, sempre su consiglio dei legali, hanno ritenuto opportuno produrre uno dei video che un invitato alla festa ha girato. Sono pochi secondi, forse non fondamentali per l’inchiesta, ma che descrivono meglio di tante parole la portata della tragedia che si è consumata all’ex convento ora sotto sequestro.
Ci sono tanti ragazzi al centro del salone che ballano, saltano e ridono, scatenati, com’è normale che sia, sulle note di L’amour toujours. Poi d’improvviso è il silenzio. La musica s’interrompe, il centro della sala non c’è più, gli invitati e lo sposo se li è inghiottiti quella voragine al centro di quel salone adesso sotto i riflettori della procura pistoiese. Il video s’interrompe dopo aver inquadrato, per un attimo, il terrore di una ragazza che non crede a quello che sta vedendo.
Il resto è la cronaca della più grande emergenza sanitaria mai verificatasi in Toscana, con i pronto soccorso di mezza regione pronti ad accogliere i feriti. Qualcuno grave, ma, come si è detto, poteva andare peggio. Molto peggio.
Stefano Brogioni