
Iaia e l’atto d’amore per Patrizia "Tutta la poesia viveva dentro di lei"
di Sofia Coletti
"Questo spettacolo è un atto d’amore verso Patrizia Cavalli. Un modo per restare in sua compagnia, ritrovarla, ricreare quel tempo senza tempo che la sua presenza ci ha regalato". Iaia Forte non nasconde la sua emozione nel raccontare il debutto nazionale di “Vita meravigliosa“, spettacolo che questa sera inaugura l’edizione numero 37 del Todi Festival, alle 21 al Teatro Comunale. Attrice raffinata e sensibile di cinema e teatro, Iaia Forte sarà in scena con la musicista Diana Tejera per un omaggio appassionato alla grande poetessa tuderte, scomparsa un anno fa.
Eravate amiche, vero?
"Ho conosciuto Patrizia Cavalli tanti anni fa, grazie a Carlo Cecchi, durante le prove del “Sogno di una notte d’estate“ di Shakespeare, da lei tradotto. Io ammiravo già le sue poesie, tra noi è nata subito una simpatia che si è trasformata in grande amicizia. Ci siamo frequentate molto, la sua intelligenza aveva un’autorità tale che le chiedevo consigli su tutto, dall’amore a cosa cucinare".
Cosa significava stare al suo fianco?
"Conoscere un poeta in un mondo così conformista, che tende all’omologazione, è stata una grande esperienza esistenziale. Patrizia non era solo un’immensa artista ma anche una persona con un’identità fortissima, definitiva. Eccentrica ma senza eccentricismi superficiali, capace di sviluppare un pensiero autonomo, uno sguardo ironico, leggero ma anche profondo e verticale"
E lo spettacolo come nasce?
"Lo abbiamo ideato io e Diana Tejera, anche lei sua grande amica. Lavorando sulla sua opera ci sembra di restare ancora in sua compagnia".
Com’è strutturato “Vita meravigliosa“?
"Ho realizzato una drammaturgia che contempla tutte le opere di Patrizia: non solo le poesie che sono la parte più famosa, ma anche pezzi di prosa bellissimi, tratti dal suo romanzo “Con passi giapponesi“. Il titolo è la sua ultima raccolta di poesie".
E la parte musicale?
"Diana Tejera aveva musicato le poesie di Patrizia e composto musiche per testi rimasti inediti. Nello spettacolo i testi delle canzoni vengono proiettati in modo che il pubblico possa cantare insieme a noi e godere di parole della Cavalli sconosciute".
Ci descrive la scenografia?
"Saranno proiettate le immagini della sua casa romana di Campo dei Fiori: bellissima, piena di oggetti meravigliosi, famosa per le cene e gli incontri con persone speciali. Si vedranno quadri, manoscritti, immagini così da ricostruire il suo universo e raccontare la sua identità".
Il debutto nazionale a Todi non è casuale?
"Con la sua città, dove è anche sepolta, Patrizia ha sempre avuto un rapporto conflittuale. Ma noi abbiamo pensato che il modo più bello per celebrarla fosse debuttare qui, nel suo luogo d’origine. Alla base c’è l’amore che avevamo verso di lei".
Il Todi Festival, diretto da Eugenio Guarducci, proseguirà fino al 3 settembre con spettacoli di teatro e danza in anteprima nazionale, musica, arti visive e letteratura.