Frame, ecco la stagione del teatro di Anghiari

Ai Ricomposti Enrico Lo Verso, Woody Neri e la danza

lo verso

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Arezzo, 5 aprile 2023 – Il titolo F(r)ame, è la cornice degli eventi in programma ad Anghiari che inquadra la stagione 2023 del teatro dei Ricomposti. In arrivo una serie di spettacoli che tra aprile e maggio offriranno al pubblico proposte di prosa e danza. Si parte il 14 aprile alle 21 con I manoscritti non bruciano, una coproduzione 2022 di Teatro Macondo e Consorzio Altre Produzioni Indipendenti con la collaborazione e il supporto di Istituto di Cultura e Lingua Russa di Roma.

In scena Emilio Barone, Alessandra Chieli, Anton de Guglielmo per il testo e la regia di Alessandra Chieli. Cosa accadrebbe se fossero i malvagi a parlare di cura e pietà? Se quiete e felicità, non successo e ricchezza, fossero l’agognato cambiamento offerto dal diavolo nel suo patto millenario con l’uomo? Il Maestro e Margherita è un’opera letteraria ingombrante, illuminante e complessa. In scena il senso di condivisione, il libero pensiero, l’aspirazione a qualcosa di più alto, non sono qualcosa di morto e inutile. Il 22 aprile alle 21 va in scena la danza con la Serata Spellbound Contemporary Ballet e le coreografie di Mauro Astolfi. Il 30 aprile alle 21 Riva Luigi ‘69’70 Cagliari ai dì dello scudetto con Cada Die Teatro di e con Alessandro Lay. Il 5 maggio alle 21 torna la danza con Trittico Adriano Bolognino, in Come neve danzano Rosaria Di Maro, Noemi Caricchia, in Your Bodu is a battleground solo Rosaria Di Maro protagonista anche di A Safe place dove danzano Noemi Caricchia e Roberta Fanzini. Il 13 maggio alle 21 la prosa con Uno, nessuno e centomila, una Produzione Ergo Sum con Enrico Lo Verso per la regia di Alessandra Pizzi. Enrico Lo Verso “veste” i panni di Vitangelo Moscarda e rende magistralmente omaggio a tutti i personaggi del racconto, ma soprattutto rende omaggio all’universalità del pensiero di Luigi Pirandello. Lo fa con una mimica e una parlata sensazionali, anima una scena minima ed essenziale che pare affollata dalle domande, dai dubbi, dal continuo, incessante bisogno di trovare risposte, tipico della scrittura di Pirandello. Alessandra Pizzi ha preso un testo, “quello che meglio riesce a sintetizzare il pensiero nel modo più completo” a detta dello stesso autore, e ci ho scavato dentro, togliendo orpelli, barocchismi, metafore, alla ricerca dell’essenziale. Il risultato è uno spettacolo di forte impatto dinamico, una seduta di psicoterapia, come lo ha definito la critica, in cui il pubblico si immerge in una storia che crede di conoscere, ma approda a un risultato inaspettato. Uno spettacolo da record: 6 anni di Tournèe nei principali teatri italiani, 500 Repliche Sold Out. Premio Franco Enriquez 2017 e Premio Delia Cajelli per il teatro 2018. Il 19 maggio alle 21 Woody Neri con Shakespearology un'intervista impossibile a William Shakespeare. Una produzione Sotterraneo. Shakespearology è un one-man-show, una biografia, un catalogo di materiali shakespeariani più o meno pop, un pezzo teatrale ibrido che dà voce al Bardo in persona e cerca di rovesciare i ruoli abituali: dopo secoli passati a interrogare la sua vita e le sue opere, finalmente è lui che dice la sua, interrogando il pubblico del nostro tempo.