Fra gli assi del cielo. As 6, il motore dei record è tornato a ruggire forte

Rimesso in funzione il propulsore dell’idrovolante Macchi Castoldi Mc 72. L’aereo nel 1934 raggiunse la velocità di 709,202 km orari: primato imbattuto.

Fra gli assi del cielo. As 6, il motore dei record è tornato a ruggire forte

Fra gli assi del cielo. As 6, il motore dei record è tornato a ruggire forte

di Fabrizio Morviducci

FIRENZE

Il ‘mito’ dell’aria è tornato. Domenica scorsa, all’idroscalo di Desenzano sul Garda, per il centenario dell’Aeronautica militare, è tornato a farsi sentire un motore che è entrato nella storia.

Si tratta del Fiat "As.6", ossia il propulsore che equipaggiava l’idrovolante Macchi Castoldi MC 72 pilotato da Francesco Agello che il 23 ottobre del 1934 toccò la folle velocità di 709,202 kmh.

Un record ancora oggi imbattuto, che portò sul tetto del mondo l’ingegneria aeronautica italiana e il reparto alta velocità dell’allora regia aeronautica.

La storia di quel fantastico motore e del coraggio del pilota che lo spinse oltre il limite con il suo aereo è nota.

Il motore era conservato nel museo dell’aeronautica di Vigna di Valle. Nel corso degli anni c’erano stati alcuni tentativi di restauro conservativo, ma nessuno aveva mai tentato l’impresa di farlo ripartire. Dal settembre del 2021, a tentare quell’impresa, è stato un genio della meccanica, ossia Leonardo Sordi, fiorentino di nascita, aretino di residenza.

Sordi, fondatore dell’associazione di restauro ‘Il magnete’, è stato impegnato due anni su questo lavoro delicatissimo, effettuato nel rigoroso rispetto delle prescrizioni della Soprintendenza dei beni culturali. È la prima volta che una Soprintendenza ha autorizzato un intervento di restauro funzionale di un bene culturale aeronautico.

Sordi è forse il principale esperto nazionale nel recupero di motori e aerei storici, in particolare di quelli che vanno dalla Prima guerra mondiale agli anni Trenta. Coltiva questa sua passione da oltre vent’anni, ma non disdegna anche di riportare in vita e tenere in efficienza, auto storiche di altissimo valore come le Bugatti.

L’As.6 è un’icona senza tempo dell’ingegno e della tecnologia italiana nei tempi avventurosi e pionieristici del volo. Poterlo presentare al pubblico perfettamente restaurato in tutta la sua originale bellezza contribuisce a conoscere la crescita e l’evoluzione del mondo del volo e le sfide affrontate nel passato.

Il lavoro di restauro è stato minuzioso, grazie anche al Centro storico della Fiat, che ha fornito nel dettaglio i progetti del motore che hanno permesso a Sordi fino alla ricostruzione di alcune parti che non potevano essere recuperate.

Domenica scorsa, appunto, a Desenzano, è stato un gran giorno per l’Aeronautica militare italiana, che nell’anno del centenario ha potuto dire di aver recuperato alla vita uno dei suoi pezzi di storia.

All’idroscalo è stato il momento di ricordare quegli eventi con un convegno e tanti approfondimenti.

Il Reparto Alta Velocità nacque nel 1928; come luogo ideale per svolgere le esercitazioni fu scelto lo specchio d’acqua del Lago di Garda e la base fu proprio all’idroscalo di Desenzano. L’unità militare promosse lo sviluppo di idrocorsa, speciali idrovolanti da competizione, alla ricerca del primato mondiale di velocità di volo per la categoria che fu raggiunto appunto nel 1934. Il primato rimase valido come primato assoluto fino al 1938, mentre come primato di categoria (idrovolanti ad elica e motore a pistoni) è tuttora imbattuto.