
fotogtafia
Arezzo, 5 giugno 2025 – Quarantadue mostre, dodici sedi espositive diffuse nel
cuore del Casentino (Arezzo), oltre cento autori in dialogo e un calendario di incontri, talk, letture portfolio e workshop: il Festival della Fotografia torna dal 13 giugno al 21 settembre con una proposta culturale ancora più articolata, tema 'Il potere dell'Immaginazionè.
A partire da Bibbiena, la rassegna si estende a Poppi ea Pratovecchio Stia. La, spiega la Federazione italiana associazioni fotografiche (Fiaf) che la manifestazione,
«si conferma come l'unico nazionale interamente dedicato al nostro patrimonio fotografico, in linea con la missione che da 75 anni anima la federazione». «Cuore pulsante» è al Cifa - Centro italiano della fotografia d'autore di Bibbiena, dove Denis Curti cura 'Arte e Fotografia. Zero effetti collaterali, progetto espositivo che mira a ridefinire il rapporto tra arte e immagine: cinquanta autori – storici
e contemporanei - mostrare come il medium fotografico possa ottenere materia concettuale, poesia visiva, gesto politico. Alcuni provengono dal mondo dell'arte e usano la fotografia per esprimere
visioni personali, intime, politiche. Altri, fotografi di formazione, si sono allontanati dalla narrazione classica per cercare forme più concettuali, evocative, aperte«. Tra gli autori
protagonisti Gino De Dominicis, Renato Mambor, Paola Di Bello,
Moira Ricci, Slvio Wolf, Mario Cresci, Maurizio Galimberti,
Davide Mosconi, Ugo Mulas e Ettore Sottsass. Accanto alla mostra centrale una serie di personali firmate da protagonisti della fotografia contemporanea tra cui Guia Besana, Ivano Bolondi, Luigi Erba, Maurizio Galimberti, Roberto Kusterle, Antonella Monzoni, Paolo Ventura, Paolo Verzone e Raoul Iacometti »chiamati a reinventare il reale attraverso percorsi narrativi e sperimentazioni formali, offrendo prospettive
complementari su come l'immaginazione si traduce in immagine«.
A completare il programma iniziativa legata al sostegno ai giovani talenti - con la call 'Nuovi Sguardì -, all'editoria fotografica - con il premioæ Marivis 1567, dedicato
ai migliori libri fotografici pubblicati da gennaio2024 - e al radicamento nel territorio. »Ciò che proponiamo è un grande contenitore capace di tenere insieme lingue, generazioni e approcci diversi - spiega Roberto Rossi, direttore artistico
del Festival-. Dai maestri della fotografia italiana ai
giovani fotografi e agli studenti delle scuole, dall'editoria d'autore
alle fanzine, dai progetti di committenza alle masterclass
residenziali, vogliamo costruire uno spazio autentico per
la cultura dell'immagine nel nostro Paese, un luogo vivo,
capace di generare confronto e crescita«.