Giulio Aronica
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Guardare e aspettare: Enrique Martìnez Celaya per la prima volta in Italia

Il Museo Marino Marini di Firenze ospita fino al 29 maggio la prima mostra italiana dedicata al celebre pittore e scultore cubano.

Enrique Martinez Celaya con l'opera The Heart of Glass
Enrique Martinez Celaya con l'opera The Heart of Glass

Firenze, 3 aprile 2023 - La relazione tra uomo e mondo è da sempre il cuore dell'arte di Enrique Martìnez Celaya, il celebre pittore e scultore cubano che arriva per la prima volta in Italia: "Guardare e aspettare" è il titolo della mostra a cura di Giorgio Verzotti che il Museo Marino Marini di Firenze ospita nelle sue sale fino al 29 maggio, e che avrà una sua appendice "pittorica" nella personale che dal 5 maggio al 29 luglio sarà visitabile presso la Secci Gallery.

Le immagini tremolanti che da sempre caratterizzano il suo linguaggio figurativo, ispirato agli elementi della natura, si trasformano in sculture concrete in bronzo, cemento, cera e legno all'interno di un percorso espositivo che esplora sentimenti personali ed intimi, come la memoria e la perdita, l'effimero e la speranza: "Ogni opera dell'artista non è che un frammento di una narrazione mai esplicitata, ma che l'osservatore è chiamato ad interpretare - spiega il curatore Giorgio Verzotti - Il titolo della mostra è un invito allo spettatore a perdersi nella visione, prendendosi il tempo necessario per comprendere una narrazione artistica che procede per passaggi ermetici ed enigmatici". 

Le sculture di Martinez Celaya rappresentano infatti la versione permanente di un atto fugace e transitorio, un paesaggio di emozioni e sensazioni spesso incongruenti costruito su libere associazioni psicologiche attraverso la grande varietà di materiali e linguaggi impiegati: da una figura seduta definita in legno bruciato si passa ad altre due bianche in cemento unite in un goffo abbraccio fino all'accumulo a terra di teste nere di liocorni oppure a quella maschile, appoggiata ad una base come decapitata, che genera il suo doppio per partenogenesi. 

Due opere infine spiccano sulle altre per complessità strutturale ed intensità emotiva: un cervo appeso all'interno di una struttura metallica attraverso fili di ferro, con il corpo in fiberglass bianco che contiene una citazione di Eliot scritta a mano sulla precarietà dell'esistenza, e una vera uccelliera metallica che ospita la statua di un ragazzo dall'aria contrita e lo sguardo rivolto a terra, anch'esso costruito come una voliera.