
Il loro sit-in, agli Uffizi nel luglio 2022, davanti a una delle opere più celebri del Botticelli, fece il giro del mondo: i tre attivisti di Ultima Generazione incollarono le proprie mani al vetro di protezione della Primavera davanti agli occhi tra l’esterrefatto e l’incuriosito degli altri visitatori che affollavano le sale del museo. Per questi fatti, Simone, Laura e Beatrice (difesi dagli avvocati Francesca Trasatti di Lucca e Luigi Dell’Aquila di Pisa), dovevano rispondere davanti al tribunale di Firenze di manifestazione non preavvisata, interruzione di pubblico servizio e resistenza a pubblico ufficiale.
Ma ieri mattina, all’udienza predibattimentale, il giudice Franco Attinà ha dichiarato per i tre imputati sentenza di non luogo a procedere "perché il fatto non sussiste".
Nel corso dell’udienza, altri militanti del movimento hanno dato vita a un picchetto fuori dal tribunale che, al termine, ha riservato un applauso ai tre assolti. "Siamo contenti di questa sentenza perché rende giustizia, perchè quello che è stato fatto era una manifestazione di dissenso ma soprattutto di libera espressione del pensiero, dell’opinione all’interno di una dialettica che è la base delle democrazie moderne", si legge in un comunicato diffuso da Ultima Generazione. Simone è entrato in tribunale con pantaloni imbrattati di vernice e scarpe infangate. Fango è stato lanciato anche contro una vetrata del tribunale.
"É il fango che rappresenta il disastro vissuto a Campi Bisenzio, di Prato, dell’Emilia Romagna e delle Marche", ha dichiarato Simone, motivando l’ennesimo gesto di disobbedienza.
ste.bro.