"Area militare ex Cisam. Urge confronto"

Il progetto della nuova base diffusa di Pisa è al centro di molteplici criticità che richiedono un chiarimento da parte del Governo. M5s presenta un'interrogazione al ministro della Difesa per comprendere le decisioni prese e l'impatto ambientale.

e molteplici criticità legate al progetto della nuova base diffusa di Pisa richiedono un chiarimento da parte del Governo. Per questo motivo, presenteremo un’interrogazione al ministro della Difesa, Guido Crosetto. L’obiettivo è comprendere le decisioni effettivamente prese, il piano di finanziamento e le basi su cui si fondano tali scelte. Ciò che, naturalmente, va oltre la volontà politica di alcuni attori locali". Lo annuncia il deputato toscano M5s Andrea Quartini. "Desideriamo conoscere le ragioni di questa persistente determinazione nel collocare la base all’interno del Parco di San Rossore - aggiunge in una nota -, quando sarebbe più sensato cercare una posizione al di fuori di una zona protetta, in un’area strategicamente più adatta alle esigenze delle forze armate e con distanze meno significative tra le diverse strutture coinvolte". Per Irene

Galletti, capogruppo M5s in Consiglio regionale della Toscana, "non siamo affatto convinti del progetto relativo alla nuova area militare residenziale pianificata negli spazi ex Cisam. Ancora meno convincente è risultato il processo partecipativo che ha portato a questa decisione. Dopo il diffuso e vivace malcontento espresso dai cittadini riguardo all’originaria ubicazione di Coltano, tutto è stato ridotto a un ristretto tavolo di discussione che ha registrato le preferenze di alcuni politici locali, tra cui il presidente di Regione Giani e il sindaco di Pisa Conti, senza fornire ulteriori dettagli. Questa situazione, ovviamente, non fornisce alcuna garanzia sulla reale portata dell’opera e sull’impatto ambientale che le strutture avranno sul Parco". Secondo gli esponenti M5s "vista la sua natura di deposito di scorie nucleari, dovrebbe essere bonificato al più presto, e non con l’obiettivo di integrarla nella nuova base militare diffusa. Piuttosto, dovrebbe essere restituita integralmente al Parco di San Rossore e alle funzioni di valorizzazione e tutela della biodiversità".