Arezzo, 10 settembre 2024 – Quale significato diamo oggi alla parola Occidente? Proverà a rispondere alla domanda Franco Cardini. Sarà lui il primo ospite oggi della seconda edizione del festival dedicato alla politica e alla contemporaneità «Alti Scaffali», che fino al 21 settembre si terrà alla Fortezza Medicea di Arezzo per capire i nuovi modi di vedere il mondo. Gli incontri aperti al pubblico spazieranno da argomenti come appunto il significato della parola «Occidente», alla geopolitica, il reportage di guerra e il significato di patria, fino all’analisi di una delle figure più importanti della storia del nostro Paese, Antonio Gramsci. La rassegna che ha in cartellone anche la giornalista e inviata di guerra Cecilia Sala, il giornalista Dario Fabbri, il politologo Vittorio Emanuele Parsi e il giornalista e presidente della Fondazione MAXXI Alessandro Giuli, ora neo ministro alla Cultura, è possibile grazie al Comune di Arezzo - Assessorato alle Pari Opportunità, Biblioteca Città di Arezzo, Fondazione Guido d’Arezzo ed Estate in Fortezza, con il supporto di Estra e La Nazione come media partner.
Si parte oggi alle 18 con Franco Cardini, professore emerito di storia medievale presso l’Istituto di Scienze Umane e Sociali della Scuola Superiore Normale di Pisa, nonché vicedirettore della Scuola Superiore di Scienze Storiche dell’Università di San Marino diretta da Luciano Canfora, Directeur d’Études presso l’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi (EHESS) e Fellow della Harvard University. Nel suo incontro «Il declino dell’Occidente. Una sintetica storia semantica delle mutazioni di significato della parola Occidente», Cardini affronterà il tema dell’Occidente: che cosa significa, oggi, questo termine? Per informazioni e biglietti: discoverarezzo.ticka.it. La rassegna prosegue venerdì 13 sempre alle 18 con Dario Fabbri, analista geopolitico e direttore della rivista mensile Domino che si occupa del mondo che cambia, strumento di geopolitica pensato per trascendere la cronaca, per sondare le profonde cause dei fatti e per scorgere il futuro, con il suo appuntamento «Il mondo che cambia».