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Arezzo, 26 agosto 2025 – Al via in Casentino la sesta edizione di “Radici del Futuro”, per riflettere sulla convivenza tra esseri umani e natura al tempo della crisi climatica e ambientale
“Abitare le terre di mezzo - nuovi equilibri per le montagne del futuro” è il tutolo scelto per la sesta edizione del Festival “Radici del Futuro”, organizzato dalla comunità di Stia e Papianoinsieme per discutere di temi ambientali attraverso presentazioni di libri, proiezioni di film, tavole rotonde ed escursioni.
Il filo rosso che unirà tutti gli eventi, da giovedì 28 agosto a domenica 31 agosto 2025, sarà quello della convivenza tra esseri umani e natura al tempo della crisi climatica e ambientale: come mantenere vive le comunità che abitano la montagna e le loro attività produttive legate al territorio tutelando al tempo stesso la biodiversità? Quali nuove parole chiave sono necessarie per immaginare la montagna del futuro, contrastandone l'abbandono? Come adattarsi al cambiamento attraverso nuove visioni e prospettive?
A queste domande si cercherà di rispondere grazie al contributo di esperte ed esperti di varia estrazione: scrittori, registi, giornalisti, agronomi e forestali, addetti alla conservazione della natura e antropologi.
Si inizierà nel tardo pomeriggio di giovedì 28 a Pratovecchio con una serata dedicata al lupo, un grande carnivoro che non sempre conosciamo e che spesso ci fa paura. Alle 18 verrà presentato il libro “I diari del lupo” insieme all'autore Andrea Cassini; dopo un aperitivo organizzato dalla Pro Loco verrà proiettato il film “Lupo uno”, discutendo dei contenuti con il faunista Duccio Berzi e gli esperti del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna.
Doppio appuntamento per venerdì 29, all'insegna di alberi e foreste. Alla mattina, in collaborazione con Dream Italia e il progetto Life GoProForMED, si terrà un'escursione alla scoperta dei “pregevoli difetti del bosco”; i partecipanti saranno guidati alla ricerca del “dendro microhabitat” e di un equilibrio tra produzione e conservazione forestale. Alla sera, a Stia, si tratterà invece di un evento che ha sconvolto le foreste alpine portando una numerosa riflessioni: la tempesta Vaia. Lo si farà attraverso la proiezione del documentario “Paesaggio fragile” di Michele Trentini e la presentazione dei libri “Sottocorteccia” (insieme agli autori Pietro Lacasella e Luigi Torreggiani) e “Vaia, la tempesta nella memoria” (con le autrici Daniela Perco e Iolanda Da Deppo).
Due diversi eventi sono previsti anche per sabato 30. A Stia, al mattino, si svolgerà una tavola rotonda che partirà dal volume “La montagna con altri occhi”, realizzato dal Comitato scientifico de L'AltraMontagna, quotidiano online dedicato alle terre alte che è media partner del Festival. Diversi ospiti porteranno quelle che, a loro sentire, sono le parole chiave per immaginare la montagna del futuro: Ivana Fantoni, Andrea Gennai, Annalisa Spalazzi, Pietro Lacasella, Luigi Torreggiani ei rappresentati di altri Festival del territorio, Oltreterra e Osservo. Sempre a Stia, alla sera, si terrà la presentazione in musica di “Liberi di sbagliare”, un testo dedicato al rapporto con la montagna di una delle figure più importanti del '900: Primo Levi. Insieme a Pietro Lacasella, autore del libro, ci sarà la musicista Serena Mantini.
Il Festival terminerà domenica 31 con un'escursione nel cuore del Parco Nazionale, che sarà intervallata da letture e riflessioni dedicate all'ambiente forestale.
Quattro giorni densi di eventi che permetteranno di riflettere a mente aperta su temi fondamentali per il nostro futuro, cercando la via per un equilibrio possibile.