Aeroporto e holding servizi a Sesto Fiorentino (FI): i no che spaccano

Le alleanze per le prossime amministrative si giocano su servizi e infrastrutture, come l'aeroporto di Peretola, su cui c'è un netto no. Il Pd si schiera contro la quotazione in Borsa della multiutility.

SESTO FIORENTINO (Firenze)

Le alleanze per le prossime amministrative? Si giocano anche su servizi e infrastrutture e fra queste alcuni punti sembrano imprescindibili. Compreso il no all’ampliamento dell’aeroporto di Peretola. Tesi questa emersa in tutta chiarezza durante il dibattito di domenica sera alla festa regionale di Sinistra italiana che all’Unione operaia di Colonnata, a Sesto Fiorentino, ha visto confrontarsi, tra l’altro proprio sul tema delle infrastrutture e delle alleanze elettorali, il deputato del Movimento 5 Stelle Andrea Quartini, il segretario regionale del Partito democratico Emiliano Fossi, il segretario regionale di Sinistra italiana Dario Danti, il segretario della Cgil Rossano Rossi e Eros Tetti di Europa Verde Toscana.

"Siamo disponibili a costruire un percorso unitario – ha spiegato fra l’altro Danti – ma per questo occorre fare dei passi avanti e non rimanere solo alle enunciazioni: occorre costruire delle posizioni concrete sulle cose, in particolare su temi come quello delle basi militari, dell’aeroporto e della multiutility".

Proprio l’aeroporto sembra essere la questione più divisiva anche all’interno del Pd con Fossi, da sindaco di Campi dichiaratamente contrario all’infrastruttura, che nella serata di domenica, ha comunque difeso l’autonomia dei territori sulla vicenda, costretto a mediare fra diverse posizioni.

Sulla multiutility invece il segretario Dem è apparso molto più deciso con una scelta chiara: "Ovviamente – ha sottolineato - dentro al Pd ci sono posizioni diverse e divergenti ma io come segretario mi sento di dire che quella della quotazione non è la scelta migliore e che chiederò lo stop al percorso di quotazione". Un assist degno del miglior centrocampista quello del segretario dem allo schieramento di sindaci del Patto Territoriale (Sesto Fiorentino in testa) che, anche nei giorni scorsi, hanno ribadito di nuovo il loro no all’ipotesi dell’ipotesi di quotare in Borsa il soggetto che dovrebbe gestire servizi come quello idrico, della distribuzione e vendita dell’energia e della raccolta e smaltimento dei rifiuti.

Sandra Nistri