"A piedi nudi nella terra": Folco Terzani e la magia dei re-mendicanti

Il libro "A piedi nudi sulla terra" racconta la trasformazione di un uomo in asceta, Baba Cesare, attraverso un viaggio spirituale in India. Presentazione domani a Pistoia.

Ricercare e infine ritrovare l’essenza del Tutto appartato in una grotta, la natura selvaggia e rigogliosa tutta intorno, un fuoco sempre acceso – il "dhuni", a significare calore, casa, esistenza – e i piedi perennemente nudi, perché solo così si può entrare in connessione con la Terra e dunque in qualche modo anche con Dio. È la storia di un viaggio che non ha un ‘dove’ preciso, la storia di una vita di eccessi e trasgressioni, iniziata con le droghe e le galere, per fermarsi poi in India, rintracciate evidenza ed essenza del vivere; è la storia di un uomo diventato asceta, per tutti Baba Cesare, quella restituita da Folco Terzani nel libro "A piedi nudi sulla terra" (Tea, 2024) e di un incontro avvenuto circa 25 anni fa.

"Andai a ricercare quei re-mendicanti incontrati da bambino durante un viaggio in India coi miei genitori che tanto segnarono i miei ricordi. Si chiamavano ‘baba’, asceti. Avevano scelto la via del sempre meno. Mi trovavo ad Hampi. Lì conobbi Baba Cesare, un uomo dritto e severo, col corpo ricoperto di cenere, seduto dietro un fuoco". Quel che "A piedi nudi" è diventato oggi non è che la storia raccolta da Terzani in incontri successivi e qui narrata in prima persona, a partire da una gioventù da hippie tra droghe e viavai continui dalle galere d’Italia e del mondo, per arrivare all’India, agli incontri coi guru, allo spogliarsi di ogni bene materiale, alla rinuncia persino degli affetti, alle iniziazioni a una vita fatta di nulla eppure piena di tutto, perché colma di Dio.

Il libro, con foto di Alexey Pivovarov, Enrique Chediak, Roko Belic e dallo stesso Folco, sarà presentato domani alle 17.30 alla biblioteca San Giorgio di Pistoia, con Terzani e Pivovarov, città sulle cui colline si conserva fortissimo il legame con la famiglia Terzani. È qui, all’Orsigna, che oggi vive Folco, ed è sempre qui che babbo Tiziano aveva trovato il suo magico e leggero rifugio dal mondo.

Linda Meoni