Consiglio regionale della Toscana: la prima seduta

In corso la riunione dei capigruppo dopo l'attacco delle opposizioni

Firenze, 19 ottobre 2020 - Consiglio regionale iniziato e subito sospeso. Si sono arenati dopo pochi minuti i lavori dell’assemblea toscana iniziata alle 16.15 e presieduta da Luciana Bartolini (Lega), in qualità di consigliera anziana fra gli eletti, in attesa dell’elezione del presidente. Leggi qui sotto tutti gli aggiornamenti.

Fratoni e Petrucci segretari dell'ufficio di presidenza

Eletti anche i due consiglieri segretari dell'ufficio di presidenza del Consiglio regionale della Toscana. Si tratta di Federica Fratoni (Pd) che ha preso in aula 24 voti e di Diego Petrucci (Fdi) con 14 preferenze. Due voti sono andati a Silvia Noferi che era stata proposta dal Movimento 5 Stelle. 

Si procede ora con l'illustrazione del programma e l'annuncio dei nomi della nuova giunta regionale della Toscana, da parte del presidente Eugenio Giani. Se, come sembra, in giunta entreranno alcuni consiglieri regionali di maggioranza, in Consiglio subentreranno al loro posto i primi dei non eletti.

Scaramelli e Casucci vicepresidenti

Sono Marco Casucci (Lega) e Stefano Scaramelli (Italia Viva) i due vicepresidenti del Consiglio regionale della Toscana. Tre le candidature che sono andate al voto: oltre ai due eletti anche Silvia Noferi del Movimento Cinque Stelle. Scaramelli è stato eletto con 24 voti, Fanucci con 14. Due i voti andati a Silvia Noferi.

Stefano Scaramelli, classe 1976, laureato in Scienze politiche e impiegato di Mps, Stefano Scaramelli è sposato con Francesca e padre di due figli. Da sempre attivo nell’associazionismo cattolico e sociale, uomo di sport, ha iniziato l’impegno politico nella Sinistra giovanile del Pds. Fra i fondatori dell’Ulivo, ha aderito ai Ds per poi divenire uno dei fondatori del Pd di cui è stato membro della Direzione nazionale. Nel 2002 e nel 2007 è stato consigliere comunale a Chiusi e poi assessore dal 2002 al 2011. Nel 2011 è stato eletto sindaco di Chiusi, ruolo ricoperto fino al giugno 2015. Alle consultazioni del 2015 è entrato in consiglio regionale con 15.259 preferenze. Ha ricoperto il ruolo di presidente della Commissione sanità e politiche sociali dal 2015 al 2020. Nel novembre 2019 ha costituito il gruppo consiliare Italia Viva del quale è stato capogruppo. Alle ultime regionali è stato eletto consigliere nella circoscrizione di Siena con 4.175 preferenze.

Marco Casucci, classe 1975, ha compiuto studi classici. Ha iniziato la propria attività politica alla fine degli anni novanta attraverso l’associazionismo e il lavoro come operatore culturale nel settore agricolo e del turismo, collaborando nell’azienda agricola ed agrituristica di famiglia. Dal 2010, la sua passione per la politica è stata proiettata verso il movimento della Lega Nord Toscana, con posizioni di leadership nella sezione di Cortona-Valdichiana. Dal 2013, ha rivestito il ruolo di commissario provinciale della Lega Nord di Arezzo. Candidato come capolista per la circoscrizione di Arezzo alle elezioni del 2015 per il Consiglio regionale, è risultato eletto con 3.574 preferenze. Nel 2015 è stato eletto consigliere comunale ad Arezzo. Alle regionali del 20-21 settembre 2020 è stato rieletto con 5266 preferenze.

Antonio Mazzeo eletto presidente del consiglio

È Antonio Mazzeo il nuovo presidente del Consiglio regionale della Toscana. L’elezione è avvenuta alla terza votazione, dopo due “fumate nere” precedenti e un’interruzione di alcuni minuti dell’assemblea. Mazzeo è stato eletto con 36 voti favorevoli e 2 schede nulle, mentre un voto è andato a Irene Galletti (M5S).

«Sarà difficile essere presente in maniera analoga a quanto ha fatto Eugenio Giani in questi anni – ha detto il neo elettro presidente del Consiglio regionale ringraziando i colleghi per la fiducia - . Spero però di portare il Consiglio regionale della Toscana fra i lavoratori, i giovani, le scuole, i cittadini. Stiamo vivendo un periodo senza precedenti e ci aspetta una sfida epocale e inedita. Dobbiamo ripensare profondamente questo ente cercando di ridurre la burocrazia, digitalizzandolo e adeguandolo ai nostri tempo». Poi l’appello al Movimento 5 Stelle. «Per ultimi, ma non per importanza, alcuni punti concordati con il centrodestra – ha detto sempre Mazzeo – ma mi piacerebbe che anche il Movimento 5 Stelle potesse essere parte di questa discussione. Chiederò da subito agli uffici una ricognizione delle spese di bilancio e cercheremo il modo di finanziare le categorie che subiranno con più forza i danni della pandemia. Lavorerò perché le votazioni nell’ufficio di presidenza siano fatte in modo condiviso. Mi impegnerò perché una delle tre figure di garanzia venga fatta scegliere all’opposizione».

La biografia di Mazzeo

Nato a Barile (PZ) nel 1977, Antonio Mazzeo vive a Pisa con la famiglia dal 1996. Laureato in Ingegneria elettronica all’Università di Pisa ha poi conseguito un master in Management dell’innovazione alla Scuola Superiore di Studi Sant’Anna e ha dato quindi vita a due start up, una nel campo delle energie rinnovabili e una in sanità. È stato Consigliere comunale a Pisa (2008-2013), responsabile organizzazione del Pd Toscana (2013-2018) e vicesegretario regionale del partito (2015-2018). È stato eletto una prima volta in consiglio regionale nel 2015, rientrando dopo aver raccolto oltre 12mila preferenze.

Si vota per Mazzeo presidente del consiglio

È Antonio Mazzeo (Pd) il consigliere proposto dalla maggioranza per ricoprire l’incarico di presidente del Consiglio regionale della Toscana: ma le prime due votazioni vanno a vuoto. Ad annunciare il nome è stato il consigliere Vincenzo Ceccarelli (Pd) riaprendo la seduta intorno alle 16.45. La prima votazione (che richiede per statuto tre quarti di consensi) si è chiusa con 2 soli voti a favore di Mazzeo, 2 per Irene Galletti (Movimento 5 Stelle), 27 schede bianche e 4 nulle. Nella seconda votazione (che richiede una maggioranza di due terzi) Mazzeo ha preso solo un voto in più. A questo punto, il Consiglio è stato nuovamente sospeso.

L'assemblea prende atto delle dimissioni di Ceccardi

Intanto, l’assemblea ha anche preso atto, come annunciato, delle dimissioni della candidata a presidente della Giunta del centrodestra Susanna Ceccardi (Lega), per incompatibilità con la carica di parlamentare europeo, e la relativa surroga. Con 30 votanti e 30 voti a favore è stato dunque sancito l'ingresso tra i consiglieri di Alessandro Capecchi (FdI).

L'inizio e la prima polemica

Dopo le varie prove di voto e la lettura dell’ordine dei lavori, ha preso la parola la consigliera Elisa Montemagni (Lega). «Siamo arrivati in aula e da stamani aspettiamo che la maggioranza ci dia notizie sulla propria idea in merito al presidente del Consiglio regionale – ha detto -. Rimaniamo un po’ turbati dal fatto che non se ne conosca ancora il nome o i nomi. Sia chiaro che, se si procede così, il presidente non avrà il nostro voto perché con noi non si è confrontato nessuno. È abbastanza insolito arrivare ad aula iniziata senza un incontro con le opposizioni su una figura che deve rappresentare tutti».

A rispondere Vincenzo Ceccarelli (Pd). «Le osservazioni della consigliera Montemagni sono comprensibili e legittime - ha detto - quindi vi chiedo mezzora di sospensione dei lavori». «Mi rimetto alla decisione del Consiglio sulla sospensione – ha commentato Francesco Torselli (Fdi) - . Ma siamo un’ora e mezzo oltre l’orario previsto per il primo Consiglio, poi posticipato, e non c’è stato ancora un contatto fra maggioranza e opposizione. Eppure sono settimane che parliamo di unità e di lavoro congiunto vista la drammaticità del periodo». Dopo questi interventi tutti i consiglieri hanno concordato la sospensione fino alle 17 per permettere una riunione dei capigruppo.