Mamme e chat, moderazione per salvarsi

Il commento

Laura Gianni

Laura Gianni

Firenze, 1 febbraio 2017 - Le chat delle mamme della classe? Per carità... Sarà, ma quasi tutti i genitori di figli in età scolare dicono di odiarle e poi ne fanno parte. Di per sé, inutile negarlo, è una genialata: whatsapp è la soluzione. Tuo figlio ha scritto i compiti sul diario in geroglifici? Hai l’incubo gita scolastica? Un libro si è smarrito nello zaino di un compagno? Un click e via, casi di ordinaria amministrazione scolastico-familiare si risolvono in un amen grazie al gruppo. E tu ringrazi perché la chat ti ha innegabilmente facilitato la vita.

Insegnanti e presidi, come il professor Panti di Bagno a Ripoli, ammoniscono che il mezzo tecnologico rischia di diventare strumento di critica superficiale su aspetti della vita scolastica che andrebbero affrontati vis-à-vis. E’ vero: si discute di voti, della "sparata" occasionale di un prof nervoso e perfino di metodi didattici. Come a whatsapp vengono affidate tutte le epidemie di pidocchi e conseguenti "indagini sul baby-untore al di sopra di ogni sospetto", ribollita a mensa, pulizie che lasciano a desiderare. E ogni volta un susseguirsi spasmodico di notifiche acustiche segnala l’ora della caccia, se non alle streghe, almeno alle fate del pulito e dei fornelli.

Così, noi genitori 2.0, spesso stretti fra l’ansia da prestazione per i nostri figli e la mancanza di tempo, ci sentiamo presenti e sul pezzo. Superficiali? Pardon. In realtà, hanno ragione i massmediologi: serve misura, non demonizzazione. Whatsapp fornisce una soluzione pratica a piccole questioni, ma non può essere l’alibi per studenti che non vogliono diventare autonomi, né per genitori che non trovano il tempo di approfondire i problemi veri, quando ci sono. Sarebbe però anche superficiale generalizzare, non tutte le community sono uguali.

C’è chi il mezzo lo domina, eccome e c’è chi lo usa per condividere anche la bellezza di una foto della classe. E per chi il senso della misura ce l’ha... che trovata, ragazzi!