Ripartiamo dai valori della Repubblica

Il commento del segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, per il 25 aprile

Annamaria Furlan

Annamaria Furlan

Firenze, 25 aprile 2020 - Sono tanti gli italiani che oggi esporranno alle finestre il tricolore, intonando “Bella ciao”‬, un modo per collegare il ricordo della ritrovata libertà con la speranza di uscire presto dall’incubo della pandemìa e da una crisi economica forse senza precedenti. Come 75 anni fa con il nazifascismo, non dobbiamo né possiamo arrenderci contro un nemico spietato che ha portato lutti e dolore in migliaia di famiglie italiane a cui siamo profondamente vicini. Oggi più che mai abbiamo bisogno di unità, di coesione nazionale, di solidarietà per affrontare la fase difficile di una nuova “ricostruzione”. Ecco perché bisogna utilizzare queste giornate per prepararci bene alla “fase due”, ma con una strategia ed una regia nazionale chiara. Non possiamo andare in ordine sparso. Abbiamo siglato un accordo positivo con il Governo e le associazioni imprenditoriali che rafforza ed amplia il Protocollo nazionale del 14 marzo per garantire una ripartenza delle attività in assoluta sicurezza e tutela della salute nei luoghi di lavoro. Una sintesi equilibrata e responsabile. Ma occorrerà ripensare anche il nostro modello dei servizi, dei trasporti pubblici, i tempi e lo stile della nostra vita, aprendo tavoli di confronto con le Regioni ed i Comuni.

Abbiamo bisogno di riorganizzare il lavoro e gli orari, con una maggiore partecipazione alle scelte delle aziende. Ma, soprattutto, occorre uno sforzo straordinario dello Stato che deve puntare a grandi investimenti pubblici per sostenere l’occupazione, garantire la liquidità alle imprese, rifinanziare gli ammortizzatori sociali. Vanno sbloccati finalmente i 130 miliardi stanziati per le infrastrutture in modo da avviare una grande modernizzazione del Paese: investire nella sanità pubblica, nella scuola, nella ricerca, nella formazione delle nuove competenze, nella tutela del territorio, dell’ambiente e dei beni culturali. Bisogna uscirne tutti insieme, con il sostegno concreto e speriamo finalmente solidale dell’Europa. Significa anche contrastare i “virus” della violenza, della discriminazione, del razzismo, dell’odio verso chi “è bollato” come diverso. Sono i principi fondamentali che insieme al diritto al lavoro ed alla centralità della persona ritroviamo nella Costituzione e su cui si fonda la nostra Repubblica. Da lì bisogna ripartire per superare anche questa fase difficile e costruire un futuro migliore per il nostro Paese.

Annamaria Furlan è segretario generale Cisl