ANDREA LORENTINI
Sport

Tormento ed estasi, stagione sull’altalena

Gli amaranto in un’altalena di emozioni con la Pianese: dal momento più basso a Terranuova al record delle 8 vittorie consecutive

Tormento ed estasi, stagione sull’altalena

di Andrea Lorentini

Quella dell’Arezzo è stata una stagione fin qui esaltante alla quale manca solo il punto esclamativo che potrebbe arrivare domani contro la Pianese. Riavvolgiamo allora il nastro del campionato per capire come la squadra di Indiani si è guadagnata la possibilità del trionfo già con tre giornate di anticipo. La partenza di Settembrini e compagni è stata al fulmicotone. Nelle prime sei giornate arrivano altrettanti successi consecutivi. Una striscia da record che eguaglia quella del campionato 195556.

Un filotto che sembra spianare la strada verso il successo senza grossi patemi ed invece ad ottobre la squadra rallenta. Il pari di Ghivizzano interrompe la striscia di vittorie consecutive a cui segue la prima sconfitta stagionale, per giunta in casa, contro il Ponsacco.

Nel frattempo, da dietro, la Pianese comincia a rimontare. Il blitz di Città di Castello dell’ex presidente Mancini è un toccasana, ma la settimana successiva va in scena il derby contro il Livorno che si rivela stregato. Al comunale gli amaranto non vanno oltre l’1-1, ma dominando in lungo e in largo e per giunta in inferiorità numerica. L’Arezzo non ha, però, più la continuità dell’inizio e perde la testa della classifica. Il sorpasso della Pianese arriva all’undicesima giornata. A fine novembre gli amaranto subiscono una sconfitta netta e bruciante sul sintetico di Aranova, contro l’Ostiamare.

È un pomeriggio funesto in ogni senso perché il dg Giovannini è colpito da un grave lutto familiare e lascia lo stadio all’intervallo. A fine partita il presidente Manzo ordina il ritiro a Rigutino. La Pianese, intanto, scappa a +5. La domenica successiva, 4 dicembre, si gioca proprio lo scontro diretto a Piancastagnaio. L’Arezzo tira fuori una prestazione d’orgoglio e di sostanza battendo la capolista 2-0 e riportandosi a -2. Ma è un fuoco di paglia perché il Cavallino cade in casa addirittura contro il Tau e rimedia un punto striminzito a Trestina. La partita interna contro il Poggibonsi prima di Natale diventa uno spartiacque: una rete di Bianchi in pieno recupero regala tre punti d’oro. L’anno nuovo e il girone di ritorno iniziano con i successi convincenti su Orvietana e Gavorrano. Poi, però, la Sangiovanese impone il pari al comunale. Il 29 gennaio va in scena la trasferta di Terranuova dove l’Arezzo tocca il punto più basso della sua stagione: sconfitta senza appello e corsa promozione che si complica.

La società fa quadrato e conferma Indiani. Manzo incontra squadra e staff tecnico in un faccia a faccia chiarificatore. È la scintilla che fa scattare qualcosa dentro lo spogliatoio. Da li in avanti è un altro Arezzo: meno borghese e più operaio, meno bello e più pratico, meno di governo e molto più di lotta. E’ la svolta in positivo del campionato perché arrivano otto successi consecutivi che permettono il contro sorpasso alla Pianese e l’allungo decisivo.

Il margine sulla Pianese di dilata fino a +9. Il resto è storia di questa settimana. Il pari con l’Ostiamare riaccorcia la distanza con gli amiatini, ma cambia poco nella sostanza. Con una vittoria domani l’Arezzo riconquisterebbe la serie C dopo due anni di sofferenze.