
di Fausto Sarrini
Sono passati 50 anni, una vita, da quella splendida domenica 21 febbraio 1971 quando l’Arezzo conquistò una delle vittorie più belle della sua storia. Al Comunale, in una giornata di sole primaverile, gli amaranto vinsero 4-0 contro il Mantova capolista della serie B e che volò in A sotto la guida di Gustavo Giagnoni, l’allenatore sardo col colbacco che da lì a poco avrebbe vissuto belle annate con il Torino. Partiti malissimo, ultimi a novembre con appena 4 punti in 9 gare, gli amaranto di Ballacci cominciarono una splendida rimonta dopo che l’organico venne adeguatamente rinforzato dalla società del presidente Montaini con l’arrivo di Benvenuto, Camozzi e Incerti. Se ci fossero stati dall’inizio, quell’Arezzo, probabilmente il più bello di sempre, sarebbe volato in serie A. Alla fine settimo posto ma nelle ultime tre giornate quando la rincorsa a un traguardo da sogno non poteva essere completata, la squadra mollò.
Ma torniamo all’indimentacabile sfida col Mantova. Stadio gremito, le telecamere della Rai, a quell’epoca l’unica televisione.
L’Arezzo si schierò con la classica formazione, di quelle che ti ricordi 50 anni dopo: Nardin, Vezzoso, Vergani, Camozzi, Tonani, Parolini, Galuppi, Pupo, Benvenuto, Farina. Incerti.
Nel primo tempo Camozzi (nella foto), gran protagonista di quel match, fallì un calcio di rigore, ma nemmeno il tempo di demoralizzarsi perché al 42’ lo stesso Camozzi con una spettacolare punizione portò in vantaggio l’Arezzo e al 16’ della ripresa concesse il bis, sempre su calcio piazzato, facendo esplodere il Comunale.
Nel finale, nel giro di appena sessanta secondi, Farina al 40’ e bomber Benvenuto al 41’ portarono il successo a livelli eclatanti suggellando una delle più belle pagine di storia del calcio amaranto. La Rai trasmise poco dopo in differita il secondo tempo dell’incontro per un ricordo indelebile che resterà scolpito per sempre nel cuore e nella mente di chi l’ha vissuto.