Orlando Fiordigiglio
Arezzo - Ritornare nella boxe è una verbo per soli campioni. Orlando Fiordigiglio lo è nuovamente sul tetto d'Italia. A sette anni di distanza dalla vittoria con Domenico Salvemini, il pugile aretino riporta a casa quella cintura che lo aveva lanciato nel mondo della boxe che conta. Un incontro spettacolare a Prato da sfidante in casa di Marco Papasidero, dieci riprese tiratissime, un ritmo intenso dalla prima all'ultima. Alla fine il verdetto è stato unanime e ha premiato Fiordigiglio che sul ring ha sfoggiato il meglio del suo repertorio con l'aggiunta di una lunga esperienza sul quadrato. E' stato come sempre il gancio sinistro il colpo magistrale di Orlando, una combinazione con il diretto che in Italia nessuno come lui negli ultimi dieci anni. Velocita nelle gambe, mobilità sul busto, la guardia sempre alta, l'espressione più cristallina della tecnica pugilistica. Di fronte si è trovato un avversario tostissimo, un compagno di sparring, un campione italiano che ha dimostrato, potenza agilità nel busto e grandissima velocità nella combinazione dei colpi.
Così Fiordigiglio è tornato sul tetto d'Italia dei super welter dove già era stato e da dove aveva spiccato il volo per la cintura dell'Unione Europea e per le due sfide per il titolo Ebu, perse per un soffio soprattutto la prima nel 2015 contro Cedric Vitu. Trentasette anni, sposato, due figli e un lavoro all'Enel, Fiordigiglio si conferma tra i pugili aretini più vittoriosi di sempre.
"Sono venuto qui solo per divertirmi. Mi sono divertito e ora vado in ferie per una settimana", ha dichiarato a fine match. Il futuro è nuovamente tutto da scrivere, il presente è una cintura che torna in città.
Diego D'Ippolito