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Montevarchi, fallimento e rabbia I tifosi chiedono la testa di Rosadini

Il direttore tecnico nelle polemiche social viene sollecitato a spiegare alcune scelte tecniche. Le reazioni

Montevarchi, fallimento e rabbia I tifosi chiedono la testa di Rosadini

di Giustino Bonci

E’ stato un fine settimana di polemiche infinite e di botta e risposta accesi sul web dopo la retrocessione dell’Aquila sancita con una giornata d’anticipo dal verdetto del campo e che rende platonica la trasferta di domenica al Neri di Rimini. Quanto mai variegate e diverse le opinioni dei sostenitori aquilotti. Si va da chi invoca un’immediata domanda di riammissione affermando che è meglio investire soldi per venire ripescati anziché "vivacchiare" (citazione) in D, a quanti riconoscono l’importanza di aver frequentato, in ogni caso, una sorta di B per la qualità delle avversarie e invitano la dirigenza a non mollare e a preparare con largo anticipo il torneo Interregionale. Non mancano, inoltre, e sono una larga rappresentanza, i navigatori dei social che chiedono, ad esempio, al direttore tecnico Giorgio Rosadini di spiegare la ratio delle scelte fatte. Un plauso generale, infine, viene rivolto al presidente Angelo Livi che al solito ci ha messo la faccia assumendosi responsabilità necessariamente da suddividere tra tutte le componenti dell’ambiente, fatti salvi i supporter sempre presenti su tutti i campi. A proposito delle dichiarazioni rilasciate a caldo e con forte emozione dal massimo dirigente del sodalizio di via Gramsci, non sono passati inosservati un paio di passaggi.

Ad un certo punto Livi, spiegando che i componenti del Consiglio direttivo "si ritroveranno a breve" per stilare il bilancio del torneo chiuso con l’ennesima sconfitta ha affermato: "Rispetteremo tutte le decisioni che in futuro potrà prendere ciascuno di noi". Frase da interpretare come il passo d’addio di qualcuno oppure l’espressione criptica può paventare altre novità? Il tempo sarà galantuomo e se fa fede la conferenza stampa dello scorso 24 febbraio, quando il presidente e i due suoi vice Romei e Neri ribadirono la volontà di restare fedeli al progetto a prescindere dall’esito finale del torneo, le basi per riprendere il cammino, smaltita l’amarezza, non mancano. E questo nonostante la perdita del professionismo implichi ripercussioni negative anche sul settore giovanile, proprio in un periodo in cui il vivaio sta raccogliendo i frutti, in termini di qualificazioni e successi, dell’ottimo lavoro di responsabili, istruttori, atleti, collaboratori e genitori. Basti pensare all’approdo ai play-off nazionali degli Under 19 della Primavera 4 guidati proprio da Andrea Coppi e che schierano calciatori di prospettiva da salvaguardare e trattenere in vista dell’anno venturo.

Talenti in erba aquilotti in auge anche nel Torneo Brizzi – Pisani di Margine Coperta, manifestazione di livello nazionale riservato agli Under 14 e che vedeva in lizza anche le formazioni di Milan, Genoa, Spezia e Pisa. Ebbene, ai rigori, i rossoblù diretti da Adami e Valenti hanno superato i nerazzurri pisani e alzato il trofeo. Nota finale sullo stadio Gastone Brilli Peri che per tenuta del terreno di gioco anche sotto il diluvio ha avuto pochi uguali nel girone B di Lega Pro, ospitando pure le gare casalinghe del San Donato. I gialloblù della Val di Pesa, però, stanno per salutare il Comunale perché da settembre, qualunque sia il loro palcoscenico, potranno tornare se non ci saranno sorprese o ritardi in extremis, nel ristrutturato "Pianigiani", dotato finalmente di una nuova tribuna per il settore ospiti.