REDAZIONE AREZZO

Montevarchi, altra batosta: è retrocessione

In vantaggio con Italeng i rossoblù vengono raggiunti e superati nel recupero dall’Alessandria. L’Imolese vince, speranze finite

Montevarchi, altra batosta: è retrocessione

montevarchi

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alessandria

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AQUILA MONTEVARCHI (4-3-3): Giusti; Silvestro, Tozzuolo, Gennari, Chiti; Amatucci, Marcucci, Pietra (1’ st Biagi); Perez (39’ st Cerasani), Giordani (19’ st Italeng), Kernezo. A disposizione: A. Rossi; Bertola, Lischi, Boncompagni, Fiumanò, Mané, Nador, Rovaglia, Mussis, Enyan, Sorgente. Allenatore: Coppi.

ALESSANDRIA (4-3-3): Liverani; Baldi, Checchi, Sabbione, Sini; Nichetti, Speranza, Rota (22’ st Nunzella); Lamesta (23’ st Martignago) , Galeandro (30’ st Cori), Sylla. A disposizione: Marietta; L. Rossi, C. Renault, Mionic, G. Renault, Lombardi, Perseu, Bellucci, N’Gbesso, Ghiozzi, Pagani, Gazoul, Guidetti. Allenatore: Lauro.

Arbitro: Carrione di Castellammare di Stabia (Dell’OrcoZanellatiGuitaldi).

Marcatori: 34’ st Italeng; 41’ st Checchi; 45’ Martignago.

Note: angoli 3-7. Ammoniti: Nichetti, Biagi, Checchi, Italeng.

MONTEVARCHI – La sentenza della retrocessione matematica, inappellabile, arriva al 90’ quando l’Alessandria segna il gol del 2-1. 668 giorni dopo l’apoteosi del 16 giugno 2021 che sancì il trionfo in un torneo di serie D letteralmente dominato, l’Aquila saluta a testa bassa la C, affossando le ultime speranze dei tifosi accorsi al Comunale anche per salutare il ritorno a casa del monumento bronzeo a Gastone Brilli Peri. Escono in lacrime i rossoblù, illusi per l’ennesima volta dal gol del camerunense Italeng, lanciato troppo tardi nella mischia. Con una giornata d’anticipo il Montevarchi, dopo una stagione da tregenda, lascia il professionismo e adesso l’unica consolazione parziale può essere solo quella di avere una società solida alle spalle e in grado di programmare un Interregionale da protagonista. La cronaca. Formazione rivoluzionata tra i padroni di casa che non recuperano in avvio l’acciaccato Lischi e schierano nel 4-3-3 a centrocampo Marcucci e Pietra, accantonati di recente. Davanti il tridente Perez - Giordani – Kernezo. E’ subito la formazione ospite a spaventare Giusti. Ci riprova il numero 73 attorno al quarto d’ora con un’altra botta mancina che il portiere aquilotto mette in corner.

Spinto dal pubblico il team di Coppi prova a scuotersi cercando di sfruttare le fasce laterali e al 33’ sul primo angolo conquistato Gennari e Perez si tamponano e mancano una buona chance. Ma l’occasione d’oro per i valdarnesi arriva tre minuti più tardi quando proprio Perez tiene in campo un pallone non facile e centra dalla destra. Respinge corto un difensore e Pietra calcia oltre la traversa un rigore in movimento. In chiusura di frazione, trascinata da Lamesta in giornata di grazia, l’Alessandria si rifà sotto e coglie il palo con un fendente di Cheik Sylla. Poi la retroguardia rossoblù rilancia. La ripresa comincia con l’ingresso di Biagi che insidia Liverani con una bordata dal limite. Un errore in contropiede di Sylla prelude al momento più incoraggiante dei montevarchini che crescono con l’innesto di Jonathan Italeng. Suo il sigillo della speranza, a una decina di minuti dall’epilogo, anche se in contemporanea l’Imolese vinceva col il San Donato. Il sogno sfuma subito per il pari del fiorentino Checchi, su assist di Cori nel giro di 7 minuti, e con la stilettata letale di Martignago allo scadere del tempo regolamentare. Pianti in campo, fischi dagli spalti, delusione totale e l’addio alla C è servito.

Giustino Bonci