
di Giustino Bonci
"La classifica? Non la guardo mai e non sarebbe giusto caricare i ragazzi, che mi riempiono d’orgoglio, di responsabilità impensabili all’inizio della stagione. Viviamo, piuttosto, nella gioia che ci dà questo momento. E se pure ci troviamo a 8 punti dalla vetta e dal Trastevere non dobbiamo mai perdere di vista l’obiettivo per noi fondamentale di divertire e divertirsi". Dalle parole pronunciate "a caldo" dal tecnico del Montevarchi Roberto Malotti subito dopo il netto 3-0 rifilato al quotato Follonica Gavorrano, emerge con chiarezza lo stato d’animo di una squadra che continua a macinare gioco e risultati. E che, se sognare si deve, perché i rossoblù hanno anche una partita in meno della capolista romana, nel clan valdarnese lo si fa senza proclami e con un segreto nel motore: "E’ la serenità, l’atteggiamento sempre disponibile e generoso – ha aggiunto l’allenatore – di un gruppo che dà sempre il massimo. In casa, fuori, che stia bene o meno, se si vinca o si perda. Sfido chiunque a trovare un incontro nel quale la squadra non abbia mostrato impegno totale. Già questa considerazione ci dovrebbe rallegrare e rendere soddisfatti. Ripeto, fate come me, dimenticate i numeri e il piazzamento attuale e godiamoci insieme questi ragazzi che, come avete visto, hanno ancora tanta fame di far bene. Se poi alla fine dell’anno saremo a un punto o due dal Trastevere, cosa a mio parere difficilissima, è chiaro che ci giocheremo le nostre carte, ma pensarci adesso sarebbe deleterio".
Aldilà delle affermazioni piene di realismo di un nocchiero navigato della Serie D come Malotti, la nuova affermazione dell’Aquila, figlia di una prova di altissimo livello, è chiaro che i risultati dei rossoblù, devastanti tra le mura amiche con 30 punti conquistati sui 33 disponibili, accendono l’entusiasmo della tifoseria. Costretta, peraltro, come un leone in gabbia, dalla pandemia ad esultare a distanza. Nessuno ha la sfera di cristallo per conoscere cosa riserverà il futuro al giovanissimo organico formato con sagacia dal direttore Giorgio Rosadini, d’intesa con il tecnico, ma davvero in quest’annata tormentata dal Covid si possono apprezzare fin d’ora e a prescindere dall’esito finale, la bontà di un progetto partito da lontano e la crescita di talenti in grado di compiere presto il salto nel professionismo. A margine della vittoria ineccepibile sul Follonica Gavorrano, l’unico "neo" è l’infortunio di Giustarini.