
di Andrea Lorentini
Dopo essere stato annunciato direttamente dal direttore generale Giovannini, inizia di fatto oggi, ufficialmente, l’avventura di Paolo Indiani all’Arezzo. Il 68enne allenatore di Certaldo sarà presentato alla stampa alle 14,30 ma già in mattinata è in programma il primo vertice con il nuovo staff tecnico e lo stesso Giovannini. Intorno al tavolo anche il vice Vettori, il preparatore atletico Pecorari e il match analyst Nannizzi. Sarà l’occasione per programmare la preparazione pre campionato (che sarà in sede senza ritiro) e discutere di obiettivi di mercato. Indiani arriva in amaranto a quasi settanta anni, ma con l’entusiasmo di un ragazzino, pronto a vivere una delle sfide più affascinati della carriera. Dopo 9 promozioni, lasciare il segno all’ombra di San Cornelio, rappresenterebbe il sigillo di un percorso professionale gratificante e vincente, ma nel quale forse è mancato l’acuto in una piazza dove le pressioni si fanno sentire. A Crotone ha disputato i playoff per la B, a Perugia la sua esperienza è durata solo poche settimane.
Chi scommette sul nuovo allenatore dell’Arezzo è, senza dubbio, Giulio Peruzzi, per sette anni vice del tecnico di Certaldo con il quale ha sfiorato la serie B a Crotone persa ai playoff contro il Taranto.
"L’Arezzo ha fatto la scelta migliore prendendo Indiani. Per vincere la serie D non ha eguali. Lo dimostrano i risultati – afferma l’allenatore romano, ma che vive da anni in Valdichiana – Spesso è riuscito a conquistare campionati anche senza avere la squadra sulla carta più forte. Per l’ambiente credo sia una bella scossa dopo due anni complicati. La società ha fatto una scelta davvero oculata nel prenderlo". Il rapporto tra Peruzzi e Indiani va oltre il calcio.
"Ci siamo sentiti prima che firmasse – conferma – abbiamo parlato a lungo e ci siamo scambiati anche delle opinioni sulla rosa attuale. Mi ha chiesto informazioni avendo io visto spesso la squadra dal vivo nell’ultimo campionato. Nel corso della telefonata l’ho spronato ad accettare l’Arezzo perché può essere l’uomo ideale per riportare il club in Lega Pro se non dovesse arrivare il ripescaggio. L’ho sentito carico e motivato". Peruzzi poi lancia un messaggio alla piazza e alla società.
"Paolo va lasciato lavorare tranquillo. E’ uno che bada al sodo, un uomo di campo. Credo che la presenza di Giovannini sarà fondamentale per tenerlo lontano dalle pressioni che, inevitabilmente gli cadranno addosso". Sulla filosofia di calcio di Indiani Peruzzi spiega.
"Il suo è un calcio propositivo nel quale chiede alla squadra di proporre, di avere sempre la meglio sull’avversario, certamente non attendista".
A rendere ancora più significativa la giornata odierna la presenza del presidente Guglielmo Manzo che arriverà in città da Roma per confrontarsi sia con Giovannini che con Indiani. Chi gli è vicino racconta di un patron rinfrancato dalle prime mosse del direttore generale. La rabbia e l’amarezza per gli insulti ricevuti nel post partita contro il Gavorrano sono un lontano ricordo. Probabile che sieda anche lui al tavolo della conferenza stampa proprio per fornire all’esterno la rappresentazione plastica del nuovo corso amaranto e la conferma definitiva che la società ha voltato pagina e invertito la rotta dopo due stagioni nefaste.
Intanto sul fronte del mercato, per la difesa è molto vicino l’acquisto del centrale Giacomo Risaliti, classe ’95, nell’ultima stagione alla Vibonese, ma un passato a Pontedera dopo essere cresciuto nel vivaio dell’Empoli. Per quanto concerne le eventuali conferme, i nomi più gettonati sono quelli di Colombo, Zona, Lazzarini, Marchi e, sopratutto, Calderini. Quest’ultimo ha manifestato la volontà di restare, ma è probabile che dovrà ridursi l’ingaggio.