
Gioele Meoni
Castiglion Fiorentino (Arezzo), 20 gennaio 2024 – «Hai visto? Ce l'abbiamo fatta, insieme! Lo so che tu non avevi dubbi, ne hai finite tante, ma io un pò ero spaventato da queste tappe infinite della Dakar». Inizia così una lettera che Gioele Meoni, 32 anni, ha scritto su Facebook al padre Fabrizio, vincitore di due Parigi Dakar nel 2001 e 2002 e di numerose altre competizioni, scomparso nel 2005.
Gioele Meoni è risultato il primo degli italiani arrivando 47esimo assoluto, gareggiando con una Ktm 450 Rally che verrà poi venduta ad un'asta benefica. Il ricavato sarà donato alla Fondazione Fabrizio Meoni per la costruzione di una scuola nella periferia di Dakar in Senegal. «Eccoci qua - scrive nel post rivolgendosi al padre - sarà anche grazie alla moto, ma usando la testa come ci siamo accordati, non abbiamo messo in crisi né la moto né il fisico. Arrivati provati ma felici. Ho vinto la nostra scommessa di arrivare in fondo senza perdere nemmeno un waypoint. I momenti più belli? Tutti, ma se devo scegliere quando eravamo a dormire in mezzo alle dune nella tappa lunga, penso sia piaciuta tanto anche a te».
Nella lunga lettera Gioele ricorda ogni momento di questa sua prima Dakar, corsa idealmente con il padre vicino concludendo poi con un ringraziamento per Fabrizio: «Grazie babbo per avermi portato alla Dakar». Prossimo impegno la messa all'asta della moto e, da informatico di professione, l'allestimento di un'aula multimediale che porterà il nome della sorella Chiara, scomparsa a 18 anni per una grave malattia