REDAZIONE AREZZO

Colpisce arbitro con un pugno allo stomaco. Due anni di stop a giocatore del Levane

Grave episodio in Valdarno per una partita playoff di seconda categoria

Arbitro di calcio

Arezzo 17 maggio 2019 -  LA STAGIONE 2018/2019 si è conclusa domenica scorsa con la sconfitta nella semifinale playoff, ma per un calciatore dell’Atletico Levane Leone, Tommaso Martini si è concluso con un netto anticipo anche il prossimo campionato e non solo. Il suo rientro in campo non arriverà prima del 16 maggio 2021. Due anni di squalifica, due campionati che dovrà saltare per un gesto di violenza ai danni del direttore di gara. L’episodio si è verificato al termine di Pergine-Atletico Levane. La partita non era solo un derby ma anche e soprattutto la semifinale playoff del campionato di Seconda categoria girone L. Animi caldi per la posta in palio e ancor più caldi a fine partita quando il tesserato dell’Atletico Levane e i suoi compagni hanno dovuto accettare il passaggio del turno degli avversari. Qualcosa non deve essere andato giù al tesserato dell’Atletico Levane che ha colpito «con un violento pugno allo stomaco» il fischietto «causandogli temporaneo dolore», come riporta il bollettino con le decisioni del giudice sportivo diramato dal comitato toscano della Lega Nazionale Dilettanti. Non poteva non arrivare il rosso da parte dell’arbitro che ha ricevuto per tutta risposta, alla notifica dell’espulsione, offese e minacce. Sono dovuti intervenire i giocatori dell’Atletico Levane per fermare il proprio compagno di squadra per allontanarlo ed evitare conseguenze ben peggiori di quanto poi è accaduto. Il giudice sportivo ha così deciso, leggendo il referto del fischietto, di squalificare fino al 16 maggio 2021 il calciatore reo di aver colpito con un pugno l’arbitro. “La sanzione comminata - si legge nel bollettino - viene considerata ai fini dell’applicazione delle misure amministrative a carico delle società dilettanti, deliberate dal Consiglio Federale per prevenire e contrastare episodi di violenza”. Purtroppo infatti non è il primo caso di violenza nei confronti di un arbitro che si verifica in questa stagione. Episodi più o meno gravi che hanno portato ad inasprire le sanzioni nei confronti di quei tesserati, calciatori e dirigenti, che non rispettano le decisioni dei direttori di gara.