
di Luca Amorosi
La sfida in provincia tra Sangiovannese e Arezzo di domenica 18 settembre è già un caso. Le polemiche non si placano, i toni si alzano e le toppe potrebbero rivelarsi peggiori del buco. Ma andiamo con ordine: considerata l’attuale inagibilità dello stadio Fedini di San Giovanni Valdarno, che è ancora un cantiere, lunedì era arrivata l’ufficialità della disputa della gara, valevole per la terza giornata del girone E, allo stadio Del Buffa nella vicina Figline Valdarno. L’impianto della società gialloblù, però, è omologato per soli 1250 posti, di cui 850 in tribuna coperta e 400 in gradinata. Proprio quest’ultimo settore inizialmente è stato quello pensato per la tifoseria amaranto, anche se decisamente troppo piccolo per soddisfare le richieste dal capoluogo di provincia. E così, nella mattinata di ieri, è stata aggiustata la mira riservando alla tifoseria ospite anche altri 250 posti in tribuna, a un costo maggiore, oltre ai 400 in gradinata. Un numero già più congruo, ma che non è bastato a calmare le acque. Il Comitato dei tifosi Orgoglio Amaranto ieri si è espresso così in merito: "Siamo attoniti vedendo il pressappochismo con cui si sta preparando la sfida di domenica. I tagliandi messi a disposizione dalle autorità competenti non sono assolutamente sufficienti a soddisfare la voglia di esserci dei tifosi delle due squadre. Auspichiamo che la Lega Dilettanti, le autorità e le due società trovino una soluzione per soddisfare le richieste di chi ancora preferisce godersi la partita allo stadio piuttosto che dal divano".
Una soluzione paventata era quella dell’inversione di campo, con il Cavallino che quindi avrebbe giocato in casa all’andata e gli azzurri al ritorno, con il proprio stadio a quel punto agibile. Un’ipotesi che però la Federazione sembra non aver voluto nemmeno prendere in considerazione. Più dura rispetto a quella del Comitato la presa di posizione dei gruppi organizzati della Curva Minghelli, che ieri hanno parlato di "numeri ridicoli, per di più in settori diversi e con prezzi differenti, che vedrebbero molti aretini costretti a una vera e propria caccia al biglietto con la seria possibilità di restare esclusi". La tifoseria organizzata, in chiusura, ha invitato i sostenitori amaranto a presentarsi in massa allo stadio di Figline, anche sprovvisti di biglietto, se la situazione non dovesse cambiare. Il clima bollente di queste ore non deve essere passato inosservato alle autorità competenti in materia di ordine pubblico, al punto che ieri è stato reso noto che la biglietteria per il settore ospiti rimarrà chiusa il giorno della partita e che al momento la prevendita è sospesa.
Nel peggiore dei casi, l’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive potrebbe persino ordinare la disputa dell’incontro a porte chiuse, eventualità che le due società ovviamente vorrebbero evitare. Una decisione in un senso o nell’altro dovrebbe essere presa oggi, mentre manca solo l’ufficialità dell’anticipo a sabato 24 settembre alle ore 15.30 del quarto turno tra Arezzo e Terranuova al Comunale, a oggi previsto per mercoledì 28.