
Per l'Arezzo in vista un mese decisivo
Arezzo 2 marzo 2015 - AL TERMINE della stagione regolare mancano undici giornate alla fine del campionato, ma per l’Arezzo dodici, perché deve recuperare la gara di Lumezzane. Sei match in casa e altrettanti in trasferta, con un mese di marzo intensissimo, che comprende ben sei incontri per gli amaranto. La prima mercoledì a Venezia alle ore 15 in un turno infrasettimanale, poi a ritmi serratissimi, domenica 8 in casa col Pavia alle ore 16, mercoledì 11 il recupero a Lumezzane alle 14,30, domenica 18 a Salò con la Feralpi con fischio d’inizio alle 18, quindi due sfida in casa a chiudere marzo, con Alessandria e Pro Patria. Dopo rimarranno sei incontri, ma a quel punto si avrà un quadro più chiaro in chiave salvezza. Gli amaranto hanno buone possibilità di centrare il traguardo, visto che vantano cinque lunghezze sulle quintultime, Cremonese e Giana ma con gli scontri diretti a favore su quest’ultima e una partita in meno, in più il Monza, deferito, verrà quasi certamente penalizzato, oltre ad aver ridimensionato la squadra per problemi societari. Detto tutto questo, è vietato perdere grinta e motivazioni come è successo sabato scorso. La squadra è tornata ad allenarsi ieri, dopo la sconfitta di Pordenone, molto amara per come è maturata, con l’Arezzo in superiorità numerica tutta la partita e la conferma che questa squadra, lo ha ammesso lo stesso Capuano, non può permettersi il lusso di sbilanciarsi, di giocare con troppi giocatori offensivi e peraltro nessuno di loro ha il fiuto del gol. Senza dimenticare che Erpen, il più talentuoso, è fuori da un mese e mezzo per infortunio. Al termine di questo ciclo di ferro A Venezia, nella sfida di mercoledì, torneranno a disposizione il difensore Villagatti e il centrocampista Carcione che hanno scontato la giornata di squalifica, l’attaccante Testardi e il difensore Crescenzi assenti a Pordenone perché influenzati. Out lo squalificato Guidi, l'infortunato Erpen, oltre a Conti che mancherà per tutta la stagione.
Il tecnico Capuano: "Questa squadra deve basarsi su difesa e contropiede, sono le armi migliori, non può permettersi di sbilanciarsi, non ne ha le caratteristiche, si è visto anche a Pordenone, dove ho sbgliato soprattutto io. A noi serve tanto equilibrio per fare risultato, non possiamo derogare dal nostro modulo classico, il 3-5-1-1. A Venezia sarà dura ma cercheremo di tornare con un risultato positivo".
Fausto Sarrini