REDAZIONE AREZZO

Amatucci: "Montevarchi, ora l’ultimo sforzo"

Il capitano dei rossoblù guarda ai prossimi due impegni di campionato: occorre conquistare il punto necessario utile alla salvezza

MONTEVARCHI

A Cesena è già passato alla storia come il "sabato horror" dei bianconeri. La terza forza del campionato, anche se la piazza è da difendere negli ultimi 180 minuti, è incappata in una giornata da incubo. Ogni tanto, però, non sarebbe buona regola riconoscere i meriti, molti in questo caso, di chi ha vinto 4-0 sfiorando altri cinque o sei gol? Sì, perché l’Aquila, l’altro ieri, ha dominato in lungo e in largo una formazione imbottita di elementi tecnici e, tuttavia, non abituata a lottare con le unghie e con i denti, come si suol dire, su qualunque pallone. Aldilà delle assenze lamentate dal team di William Viali va rilevato che i romagnoli non sono stati all’altezza sul piano agonistico e forse hanno pensato di poter perforare prima o dopo la difesa più battuta del girone di Lega Pro. Al contrario, grazie all’abile regia di Alessandro Tozzuolo da Perugia, la retroguardia non ha concesso neanche un centimetro ai vari Bortolussi, Pierini, Pittarello e compagnia cantante. Al pari dei successi sul Modena, la Virtus Entella o l’Ancona Matelica, quello con i romagnoli brillerà a lungo negli occhi dei tanti tifosi che hanno gremito il "Gastone Brilli Peri", fortino inespugnabile da quanto è tornato ad essere il nido degli aquilotti. E se ci sarebbero tante storie da raccontare, ripensando al poker inflitto ai cesenati, dalla "magia" di Luca Lischi che ha spaccato la partita alle reti ritrovate da Gambale, da Jallow o da Carpani, è doveroso sottolineare il dato incontrovertibile.

Ovvero che il miracolo sportivo del Montevarchi dei giovani sta per compiersi con la certezza, ormai a un passo, della permanenza tra i professionisti. Saliti a 41 punti, con due soli turni ancora in calendario, Amatucci e soci precedono adesso Siena e Olbia (40) e di 5 lunghezze la Pistoiese quintultima a 36. Seguono la Viterbese e la Fermana a 35, l’Imolese a 31 e il Grosseto a 30. Manca davvero quel "quid", quel punticino che la sera del Giovedì Santo, alle 21, dovrà essere portato via dal "Rocchi" di Viterbo.

"Proprio la vittoria con il Cesena – ha dichiarato il capitano dei valdarnesi Francesco Amatucci – ci dovrà dare ancora maggiore forza per affrontare il prossimo impegno e quello finale con il Gubbio. E’ vero che in qualche momento della stagione i risultati sono stati altalenanti ma posso assicurare che in allenamento ho sempre visto una formazione forte e che non ha mai avuto timore di nessuno. Abbiamo pagato a volte un po’ di inesperienza, anche se alla fine i nostri valori tecnici e caratteriali sono venuti e verranno fuori. La Viterbese? Dovremo affrontarla – conclude il centrocampista – con lo spirito e la determinazione delle giornate migliori. Ci aspetta una partita determinante e bisognerà interpretarla per ottenere il massimo".