Oro Arezzo, 40 colonne d'acciaio per i 40 anni: Sugar svela i segreti della kermesse

"Dalle catene al trionfo della qualità: come è cambiato il settore trainante". "La città deve scommetterci di più". "Le difficoltà del museo dell'oro e come rilanciarlo"

Beppe Sugar Angiolini

Beppe Sugar Angiolini

Arezzo, 4 aprile 2019 - Spazia dalla camera dei buyers a Sanremo, dall’Africa alle grandi sfilate. Ma Oro Arezzo resta al centro: Beppe «Sugar» Angiolini è da anni l’art director della corazzata del Centro Affari.

Allora, ci siamo... «Sì, sono i giorni più febbrili, quelli della vigilia»

Ci guidi nella sua ambientazione prima di vederla... «Immaginatevi 40 colonne»

Beh, facile... «Una per ogni anno, tutte color acciaio: i 40 anni di Oro Arezzo. Però...»

Ecco il primo però... «Danno stabilità ma anche senso di fragilità»

Ora... «Sì, perché sono di altezze diverse, considerano le stagioni della crisi»

Quindi non tanto stabili... «E’ l’insieme che conta: e voglio che anche una vetrina rappresenti la realtà»

Fragile... «No, nelle colonne prevalgono la forza e la capacità di collegare la terra al cielo: radici forti e prospettive straordinarie»

Ma ci sono quelle prospettive? «Certo: Arezzo deve imparare ad apprezzare le sue ricchezze»

E invece? «Troppo spesso non lo fa, cambia strada e sbaglia»

Mercati e mercatini? «Anche: ma penso positivo. C’è Piero, c’è la Fiera, c’è l’oro, c’è la musica? E allora forza, scommettiamoci davvero»

Fermiamoci all’oro: ma non siamo la terra delle catene, della quantità e non della qualità? «Eravamo: ma quello lo abbiamo lasciato alla Cina o alla Turchia..»

E a noi cosa resta? «Una qualità che è cresciuta in modo impressionante»

Lo dice da stilista? «Sì ma soprattutto da amante del bello: ci sono creatività, fantasia e non sempre le sfruttiamo»

Beh, ora sta a lei come art director... «E lo farò. La zona premiére avrà uno spazio suo, brillerà di luce propria. Specie sugli anelli avremo oggetti incredibili»

E il resto? «Spazio ai padiglioni, semplicità perché l’oro spicchi su tutto»

E il sogno di trascinarne la magia anche in centro? «Per la festa di sabato?»

No, 365 giorni all’anno... «C’è da lavorarci: la gente arriva e chiede dove poter comprare»

Ancora la via dell’oro? «Sarebbe bella ma ci vorrebbe una vetrina commerciale per tutte le aziende»

Ma perfino il museo dell’oro fa una gran fatica... «E’ vero: vanno aumentate le collezioni, restano nel caveau»

E questo basta? «No, qualunque evento deve destinare metà del budget alla promozione: o le cose belle non avranno la forza di emergere»

Una ricetta per il rilancio? «Non smetti di sognare quando invecchi, invecchi quando smetti di sognare»

E così il salto da stilista a stilita, da art director a filosofo è fatto... «No, solo innamorato di Arezzo: crediamoci e ce la facciamo»