
Le antiche botti della cantina dei monaci
BIBBIENA 6 luglio 2022 - La sagoma di una botte grandissima si scorge per prima nell’oscurità di un luogo che conserva intatti attrezzi e profumi di una storia millenaria. Perfino le ragnatele, negli angoli alti del soffitto, potrebbero avere duemila anni. Aprire l’antico portone delle cantine dei monaci camaldolesi, quelle storiche solitamente inaccessibili al pubblico, significa ripercorrere la vita della comunità religiosa e dei luoghi che li ha accolti. spiega Andrea Gambassini, vice presidente della cooperativa In Quiete che insieme all’Ordine dei monaci camaldolesi organizzano le visite guidate alle antiche cantine dei monaci camaldolesi, alla Farmacia e alla foresta. Ogni domenica, fino al 31 luglio (ritrovo alle 14.30), il percorso storico comincia dalla Mausolea di Soci, dove si trovano le cantine, percorre le spettacolari foreste casentinesi fino ad arrivare al monastero di Camaldoli e all’antica Farmacia. Un altro luogo ricco di fascino e storia, dove sono conservati l’arredo originario, gli alambicchi, i mortai, i fornelli e i preziosi testi provenienti dal laboratorio galenico dei monaci. Al termine, la merenda tipica toscana e la degustazione dei quattro vini prodotti nelle moderne cantine della Mausolea. Facoltativa la partecipazione ai vespri che saranno celebrati nel monastero. L’apertura straordinaria delle cantine, è un’occasione unica per vedere quelle botti gigantesche, alcune talmente grandi da esser state costruite direttamente all’interno, e insieme ripercorrere la storia della tradizione vinicola che qui, in una zona meno impervia dell’Eremo, si occupavano delle produzioni agricole e dei pascoli. Una passeggiata nella storia, nei sapori e nella sacralità di questi luoghi mistici che narrano la vita di monaci, santi e pellegrini che nella pace della foresta cercavano solitudine e semplicità. Sensazioni ed emozioni palpabili ancora oggi a quanti vi si lasceranno avvolgere. L’itinerario non presenta difficoltà è adatto a tutti. Info: 3714231325